Pubblicare un libro (cartaceo) con Amazon – CreateSpace

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Ancora un aggiornamento su Amazon e il servizio di pubblicazione ed editoria di questa piattaforma.

Dopo il KDP (Kindle Direct Publishing), per creare i propri libri digitali, la novità è quella di poter avere a disposizione anche il libro cartaceo, che può essere realizzato on-demand e venduto su Amazon senza passare attraverso altri distributori e venditori vari. Come al solito, io ho provato a testarlo con Il Codice Cariddi e sono pronto a spiegarvi com’è andata.

Prima di cominciare ecco però un riassunto delle puntate precedenti:

Pubblicare un libro con Amazon – Cominciamo!

Pubblicare un libro con Amazon – Burocrazia!

Pubblicare un libro con Amazon – Risultati e Domande Frequenti!

E perfino Affiliarsi ad Amazon

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Intanto, caro Mauro, come sta andando con Il Codice Cariddi?

Ah, grazie di avermi fatto questa domanda. Sono veramente lieto di annunciare che Il Codice Cariddi ha raggiunto qualche giorno fa la prima posizione su Amazon.it nella classifica kindle book della sua categoria (Archeologia) e la seconda posizione della stessa categoria Archeologia, considerando anche tutti i libri cartacei, appena dietro all’Atlante di Roma Antica di Andrea Carandini.

Voglio cogliere l’occasione di gongolare ringraziare tutti quelli che mi hanno concesso fiducia acquistando o scaricando gratuitamente il mio libro.

Ecco lo screenshot che immortala quel magico momento…

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Va bene, bravo eh! Ma che cos’è allora ‘sto CreateSpace?

CreateSpace è un’azienda di proprietà di Amazon, che serve a sfruttare l’onda lunga del self publishing già avviata benissimo con il KDP. Con CreateSpace si possono creare i propri libri cartacei, dargli un ISBN e una dignità editoriale al 100%, metterli online e venderli on demand, sfruttando la logistica e la distribuzione Amazon (e cioè abbattendo i costi di spedizione, assistenza e consegna). 

Attualmente ci dovrebbero essere delle tipografie CreateSpace operative in USA per Amazon.com, in Gran Bretagna per Amazon.co.uk e sull’Europa continentale per i mercati francese, italiano, spagnolo e tedesco.

Non solo gli autori esordienti e dilettanti hanno cominciato a usare CreateSpace per pubblicare i propri libri. Questa soluzione è stata scelta anche da scrittori più affermati che hanno dei libri non adeguati ad un mercato e a una distribuzione convenzionale. E’ il caso per esempio di Dave Morris, che ha scelto di pubblicare in questo modo gli ultimi due libri della serie Fabled Lands.

Anche se fa parte della grande famiglia Amazon, CreateSpace necessita di una iscrizione apposita e tutte le operazioni relative saranno distinte e indipendenti da quelle effettuate con gli account relativi ad Amazon.it, KDP e Amazon Affiliati di cui si è già parlato tante volte.

Ci si può iscrivere a CreateSpace QUI.

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Come sarà il mio libro stampato da CreateSpace?

CreateSpace permette all’autore di scegliere le dimensioni del libro, il tipo di rilegatura, le immagini di copertina, le eventuali immagini interne e la qualità della carta. I libri possono essere inviati in formato PDF, confezionato direttamente dall’autore e CreateSpace assegnerà automaticamente a ciascuno di essi un numero unico di identificazione (ISBN). Sono inoltre disponibili servizi professionali convenzionati di consulenza, grafica e impaginazione, di cui ogni autore, volendo, può servirsi.

Non sono assolutamente obbligatori: chi si ritiene sicuro di sé e del proprio libro può fare tranquillamente da solo.

Un’anteprima di stampa de Il Codice Cariddi – la schermata di preview di CreateSpace permette di dare uno sguardo finale al file caricato e farsi un’idea del prodotto finito.

Qual’è la percentuale di guadagno?

Il prezzo del libro lo decide l’autore. Sul prezzo andranno considerate ovviamente le spese di CreateSpace e della consegna, ma il resto va in tasca all’autore senza altri intermediari.

I guadagni dipendono anche dall’opzione scelta per vendere il libro: ci sono un profilo “standard” (gratuito) e un profilo “pro” da 39 dollari per libro + 5 dollari all’anno. Il profilo pro permette all’autore di guadagnare di più per ogni copia venduta e contemporaneamente a chi compra di risparmiare per ogni copia acquistata.

Fondamentalmente quindi, l’autore stabilisce un listino prezzi e CreateSpace gli addebita la cifra ogni volta che l’articolo viene venduto. Non è facile dare una lista precisa dei prezzi e delle percentuali per tutte le combinazioni possibili, che dipendono da variabili come copertina, immagini, pagine e mercato di riferimento.

Per ogni dettaglio è meglio controllare la pagina Pricing and Royalties sul sito di CreateSpace.

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Ottimo! Allora corro a caricare il mio libro…

Eh no! Qui casca l’asino. Ho tentato io stesso di creare la copia cartacea de Il Codice Cariddi ma ci sono alcuni problemi che ancora non sono risolti per il mercato italiano. Innanzitutto non esiste un CreateSpace – Italia ma tutto va gestito direttamente dal sito americano.

E la lingua inglese in questo caso non è l’ostacolo principale.

Ho provato a creare un account sull’attuale CreateSpace e il sistema richiede un conto bancario di riferimento, ma non sono ammesse a tutt’oggi banche italiane! Quindi tutta la baracca è essenzialmente impossibile da gestire per chi non ha un conto in UK o USA (o Francia, Portogallo, Spagna, Germania, Belgio, Olanda). Inoltre, in ogni caso, bisogna svolgere delle pratiche veramente complicate con l’ufficio tasse USA, cosa che non è invece necessaria per aderire a KDP o al Programma Affiliati. Niente che una buona casa editrice non possa fare per i propri autori, ma quasi certamente la cosa diventa proibitiva per un autore fai da te (come me), che non ha voglia di tutti questi sbattimenti.

La pagina dove si decidono le modalità di distribuzione del proprio libro. Non è possibile attivarla senza prima registrare il proprio conto bancario.

E allora perché ci hai raccontato tutta questa storia?

Tutta questa storia perché molto probabilmente a brevissimo CreateSpace sarà reso operativo e funzionale anche per il mercato italiano e il Buon Vecchio Zio Mauro vuole che voi siate preparati e che, non appena l’opzione sarà disponibile, gli amati lettori di questo blog siano i primi a sfruttarla.

Amazon vince sempre e CreateSpace demolirà ben presto tutti gli altri servizi di print on demand anche in Italia. Voglio che tutti voi ci siate dentro quando accadrà, che siate pronti e che siate i primi!! 😉

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Appendice: Caricare i blog sul Kindle.

Se avete un blog e volete diffonderne i contenuti sul Kindle, grazie alla segnalazione di Chiara vi annuncio che “…si… può… fare!”

Per essere più chiari, potete inserire gli aggiornamenti del vostro blog su Amazon KDP per far sì che possano essere consultati dai dispositivi Kindle e da quelli autorizzati. Gli articoli del vostro blog potranno quindi essere letti dagli appassionati e dai vostri fan. La pagina relativa per iscrivere il vostro blog a questa opzione è questa QUI.

Due sono però gli inconvenienti: la sottoscrizione al blog sarà a pagamento per il lettore (quindi accertatevi di avere una buona messe di lettori disposti a pagare per vedere il vostro blog) e vi occorre ancora una volta un conto bancario USA o UK, cosa che diventa nuovamente proibitiva per la stragrande maggioranza degli italiani.

Anche in questo caso è probabile che la novità arrivi presto al mercato italiano.

Ci stiamo lavorando…

Come apparirebbe Caponata Meccanica su Kindle.


Anche per questa puntata è tutto. Vi rimando nuovamente agli altri articoli sull’argomento:

Pubblicare con un libro con Amazon – Guida completa

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CreateSpace a disposizione anche per gli scrittori italiani

CreateSpace – Qualità del Print on Demand di Amazon

Pubblicare un libro con Amazon – Cominciamo!

Pubblicare un libro con Amazon – Burocrazia!

Pubblicare un libro con Amazon – Risultati e Domande Frequenti!

Mauro Longo
Mauro Longo
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51 commenti

  1. Ciao… aspetto quindi che si possa pubblicare con create-space senza sbattimenti burocratici.. ce lo farai sapere?!

      • Ciao Mauro,complimenti per tutte le info che dai,sei bravissimo anche perché uno come me non capisce tante cose ,come ad esempio se ho appena pubblicato un libro e su kindle pubblico e lo puoi comperare non capisco, come si fa a vendere l cartaceo?

  2. Ho visto il tariffario. Tutto in inglese, non ci ho capito gran ché. Possibile che Amazon, così grande e difusa, non traduca in diverse lingue almeno le pagine di maggior riferimento come queste! Akirod

  3. CIao Mauro, volevo solo ringrazierti ancora per questi utilissimi articoli !!!! e speriamo questo servizio arrivi presto anche da noi !!! ciao a tutti, Alessandro

  4. Ciao

    Non la voglio “menare” più di tanto perchè è un servizio gratuito e abbastanza di qualità.. però…

    E’ un mese che nn ce ne vado fuori.

    Ho un PDF di cento pagine. La prima pagina numerata è la 15esima ed è numerata 15. Continuano a respingermi il testo per pagination e numbering non coerenti con i requirements.

    Il bello è che lo stesso identico PDF (con qualche correzione di parola, carattere, cose minime) è passato altre due volte, in una ho addirittura ordinato la copia cartacea che mi è pure arrivata.

    Non ce ne vado in fuori.. cosa devo fare? Mettere i numeri anche alla prima pagina bianca che di solito apre il libro dopo la copertina? Numerare l indice?!?

    Il loro customer care penso sia semi-automatico .. nn mi aiuta più di tanto.

    • @Paolo : Sono già passata da questa fase, e dopo aver chiesto spiegazioni al supporto CreateSpace ho dovuto correggere il numbering e farlo come vogliono loro: la pagina n.1 dev’essere quella del titolo e del nome dell’autore. Le prime pagine possono anche restare senza numero stampato, ma devi sempre contare a partire dalla pagina Titolo – Autore. Per capire queste ed altre cose ho dovuto caricare il libro non so quante volte! E’ vero che rispondono sempre come automi, ma alla fine ho riempito la survey e ho ricevuto la risposta di un essere umano che si è occupato del mio caso…che fatica! Per il lato fiscale non è poi cosi’ complicato: per evitare di subire questo prelievo alla fonte del 30% (tassa americana), devi semplicemente inviare per posta all’ufficio delle tasse USA il formulario W-7. Questo ti permette di essere esonerato dalla tassa grazie ai trattati fiscali tra USA e paesi europei. Io sono residente in Francia e sono italiana, credo che per i residenti in Italia sia lo stesso.

  5. Ciao Mauro e buon 2013,
    Vorrei cercare di capire…
    Finito di scrivere il mio libro, tecnicamente i passi da seguire quali sono?
    Devo richiedere il codice ISBN ? Devo depositare il libro e iscrivermi alla SIAE ?
    Vorrei cercare di capire queste cose perchè nel momento che cercherò di vendere il libro tramite Amazon, mi verrà chiesto se e quali diritti di pubblicazione possiedo. Ammesso che ho già tradotto il libro, detto ciò, un’altra cosa che non riesco a capire, potrei venderlo anche in Usa per esempio?
    Oppure i miei diritti si “fermano” solo sul territorio nazionale?
    Complimenti per il blog e grazie in anticipo per eventuali risposte
    Angelo

  6. Ciao Angelo e auguri anche a te. Per fortuna ho tutte le risposte che cerchi. 🙂
    1) non devi richiedere ISBN o SIAE. Fa tutto CreateSpace, gratuitamente, mentre vai avanti con la procedura automatica.
    2) I diritti che possiedi li DICHIARERAI al momento di caricare il file. Da quel momento in poi sono tutelati ma, ovviamente, se qualcuno dimostrerà un giorno di aver pubblicato la tua stessa roba PRIMA DI TE, allora la loro pubblicazione precedente ha valore preponderante sulla tua.
    3) certo che puoi vendere il libro in USA. Anche il libro NON TRADOTTO sarà immediatamente in vendita in tutto il mondo. Se hai delle versioni tradotte dovrai caricarle una per una e CIASCUNA DI ESSE avrà un proprio ISBN e una diffusione mondiale.
    4) normalmente, i tuoi diritti sono globali.

    A presto!

  7. Ciao Mauro, ho creato il mio libro su CS.
    La mia domanda è, prima di approvarlo, mi chiedono di acquistare una copia per “prova” (proof book). Mi conviene cheiderla, oppure mi conviene metterla in vendita sul sito e poi comprarla da sito stesso, e se non va bene, rimuoverla?

    Grazie per il tuo consiglio!

    • E’ una domanda interessante. La procedura più regolare è quella di ordinare la copia gratuita dall’America, verificarla e poi continuare il processo di verifica e upload. La procedura invece più economica (e macchinosa) è quella di mettere il libro al prezzo minimo, approvarlo, poi ordinare una copia per sè, farsela arrivare nella maniera più economica, controllare tutti i difetti ed eventualmente (se ci sono dei difetti), annullare quella versione del libro e caricarne un’altra riveduta e corretta. Come puoi immaginare, la seconda opzione è più lunga e complicata e se dovessi rifare tutto stavolta sceglierei la modalità ufficiale.

  8. Chiedo una cosa. Gli acquisti su Amazon.it concorrono alle royalties in GBP. Cosa concorre alle royalties in EUR? Perchè arrivato ad un certo stock di royalties GBP ora si muovono solo quelle in EUR. E’ per non dover staccare l’assegno o sono solo maligno?
    E ti faccio anche qui una domanda già fatta altrove. Un amico ha preso 3+2 copie dei miei libri stamattina. Ma non vedo la transazione del detail delle royalties. Come mai? Non s’è mosso nulla da ieri.
    Grazie, ciao!

  9. Eccellente articolo Mauro, davvero.
    Data la tua esperienza in merito potrei rivolgerti una domanda?
    Io ho pubblicato il mio libro, ma se volessi ordinare per amici una decina di copie, al prezzo d’autore ovviamente, devo per forza farlo stampare in USA?

    • Assolutamente no. Se hai fatto tutto correttamente puoi ordinare da Amazon.it e ti arriverà senza spese di spedizione (sopra i 19 euro) e con i tempi delle spedizioni italiane. 😉

  10. Ciao Mauro,
    tutto molto interessante!
    Ora non ho tempo di leggere tutto nei dettgli, ma più tardi lo farò…però così di sfuggita sono 2 le cose che credo di non aver percepito.
    E’ possibile utilizzare Amazon per creare una rivista cartacea (quindi senza codice ISBN ma con codice ISSN)?
    Se da autore volessi ordinare un tot numero di copie da vendere di persona, magari ad una presentazione organizzata da me, potrei farlo? Se sì sarebbe al costo di produzione, cioè senza il mio guadagno?

    Grazie mille!

  11. Ciao Mauro. Scusa se ti disturbo ancora. I miei libri sono in vendita anche su Amazon.it, ma quando ordino copie personali da Createspace, quindi al prezzo d’autore, questi vengono spediti comunque dagli Stati Uniti e devo pagare per 10 copie più di 40 dollari di spedizione. Come posso ordinarli al prezzo dì’autore facendoli stampare in Europa? Grazie mille Mauro.

    • Be, se vuoi lo sgamo… vai nella tua pagina editore, abbassa il prezzo al minimo, ordina quello che ti pare normalmente, rialza il prezzo a com’era prima. Non ho mai provato, ma ad occhio dovrebbe funzionare. 😉

  12. Grazie per la risposta, per il discorso riviste proverò ad approfondire con l’assistenza amazon, comunque veramente molto utile!!!

  13. Ciao Mauro. Son riuscito a pubblicare qualche testo su createspace. Adesso mi appresto ad ultimare un testo per una serie di corsi che sto tenendo assieme a dei collaboratori per il quale mi aspetto una vendita immediata di un elevato numero di copie (per poi ridursi probabilmente a zero dopo i primi 2 mesi ma lasciamo perdere… 🙂 ) . Mi interessava il discorso di pubblicare il testo con ” profilo PRO” come accennavi. Se con questa modalità il margine dovesse esser tangibilmente più elevato conto che la spesa iniziale si ammortizzerebbe molto rapidamente. Tuttavia non riesco a trovare l’opzione. Dove debbo andare? che cosa debbo fare? .

    Altra cosa, l’extended distribution rende il testo accessibile anche ai cataloghi delle librerie italiane o solo in USA?
    Grazie

  14. Buongiorno Mauro, c’è solo un problema enorme con le royalties, che rende la storia del 35% o del 70%una mera leggenda. Amazon trattiene dalle royalties un costo per pagina fisso. Questo significa che quante più pagine ha il libro, più elevati saranno i costi di stampa e meno royalties riceverà l’autore. Se non mi sbaglio, il procedimento è proprio questo. Ho appena pubblicato un libro con Createspace. Ha 790 pagine. Su un prezzo di 15 sterline io ne percepisco 0,50. Se avesse avuto 100 pagine ne avrei ricevute quasi 7. Mi sembra assurdo. Sbaglio qualcosa? Come è possibile che sia così? Mi sembra estremamente penalizzante. Mi puoi rispondere anche a enzreale@gmail.com.
    Ti ringrazio molto per la tua opinione.

    • Ciao enzo, non capisco dov’è il dubbio… è chiaro che un libro di 790 pagine costa a stamparlo (e in parte a spedirlo) molto più di uno di 100 pagine.
      se consideri la cosa da un pounto di vista strettamente aritmetico:
      1 libro di 100 pagine costa ad amazon 7 sterline, ma 1 libro di 790 pagine 14,50 sterline quindi il numero delle pagine aumenta di 8 volte, ma il prezzo aumenta solo di 2 volte. Mi sembra anxi un ottimo affare, no? Aumenta la tua parte del ricavato del libro e tutto quadrerà nuovamente…

  15. Grazie Mauro per la risposta. Il dubbio consiste in questo: se io pubblico un libro “lungo” con una casa editrice tradizionale, è probabile che guadagni più royalties in percentuale per ogni libro, non meno. Questo perché il lavoro che c’è dietro un libro approfondito e completo non si misura solo in costi di pubblicazione ma soprattutto nel “valore” finale del libro stesso. Se io scrivo un saggio dopo dieci anni di lavoro e di ricerca vado dall’editore e gli dico: ti offro un lavoro di anni, pagamelo bene, non come se fosse un pamphlet di 50 pagine.
    So che qui non stiamo parlando di un editore tradizionale ma il meccanismo per cui guadagnerei di più scrivendo un pamphlet di 50 pagine che un saggio di 800 mi sembra comunque del tutto illogico. A questo punto è meglio che scriva 8 libri di 100 pagine che uno di 800. Ma siamo davvero sl calcolo della serva. Cosa c’è di sbagliato in questo mio ragionamento?
    Non capisco bene la tua ultima frase sull’aumento della mia parte di ricavato. A cosa ti riferisci esattamente?
    Grazie ancora.

    Enzo

  16. Dico che sei tu che decidi il prezzo finale del libro. Se per amazon costa stamparlo 15 sterline, sei tu che decidi di quanto alzare il prezzo rispetto a quella cifra: puoi metterlo a 20, 25, 40, 90 sterline… dovrai fare una valutazione di mercato e stabilire tu stesso il “prezzo giusto” ma comunque potrai guadagnare quanto ritieni opportuno per ogni copia, tolte le 15 sterline di costi vivi di amazon.

    Se pensi che ti conviene vendere 8 libri di 100 pagine allora puoi anche fare così… chi te lo vieta? Amazon ti fa semplicemente da tipografia, burocrazia, logistica e spedizione… Tutto il resto lo decidi tu!

  17. Grazie Mauro, è tutto più chiaro adesso: certo, su 26 euro Amazon ne trattiene 21 per le copie stampate in Europa. E’ vero che non ci sono costi di nessun tipo (grazie Amazon) ma per ottenere royalties decenti bisognerebbe posizionare il libro a un prezzo fuori mercato. Grazie ancora.

  18. Mauro, ancora una domanda se possibile. Non mi è molto chiaro se, una volta pubblicato e posto in vendita il libro su Amazon, è possibile apportare modifiche allo stesso tramite Createspace o bisogna in questo caso pubblicare una seconda edizione. Tu sai qualcosa? Grazie.

    Enzo

    • Una volta pubblicato, il libro è quello… Successive modifiche creano un diverso codice ISBN, quindi ogni volta che il processo è completato, il libro non può essere più modificato… Puoi solo aggiungere versioni successive.

  19. L’ultimo libro che ho pubblicato presso una casa editrice mi porta il 3% a copia venduta…il libro viene venduto a 24,90 (145 pag. a colori)… fate voi i vostri conti.
    L’unico guadagno interessante ce l’ho se faccio compra-vendita del mio stesso libro, visto che lo pago il 40% del prezzo di copertina, però poi mi devo arrangiare nella vendita e distribuzione.

  20. Ho pubblicato da qualche giorno un libro su Createspace. Seguendo le istruzioni e i vari consigli, anche tuoi, la cosa è certamente fattibile anche se richiede molta attenzione. Un suggerimento per chi intende inserire oltre al nome dell’autore anche quello dell’estensore di una eventuale postfazione. Consiglio di non cliccare “afterword” perchè nella schermata italiana di Amazon la parola viene tradotta come “Dopo”, termine assolutamente non appropriato. L’ho segnalato all’assistenza ma la soluzione è stata quella di indicare il contributo come “preface” che viene correttamente tradotto come “prefazione”. Non è tecnicamente esatto ma bisogna accontentarsi! A distanza di 6 gg dalla pubblicazione il libro è reperibile sui siti Amazon USA, Gran Bretagna e Germania, ma non su quello italiano. Chissà perché! Complimenti per i tanti suggerimenti forniti.

  21. Io l’ho caricato domenica. Di giorni ne sono già passati 6! Se per lunedì sera non c’è ancora, scrivo all’assistenza che lo sblocchino visto che in USA, Germania e Inghilterra è già disponibile. Ma difficile qualcuno lo vada a comperare là!!!

  22. Ciao Mauro,
    Sono uno scrittore alle prime armi, e sto elaborando una graphic novel con un mio amico disegnatore. Quello che volevo chiederti e se createspace può essere usato anche per la stampa e la diffusione di questo tipo di narrativa.

  23. Ciao Mauro,complimenti per tutte le info che dai,sei bravissimo anche perché uno come me non capisce tante cose ,come ad esempio se ho appena pubblicato un libro e su kindle pubblico e lo puoi comperare non capisco, come si fa a vendere il cartaceo?sul mio annuncio c è scritto che non è disponibile……..aspetto una tua risposta o chi ha già provato grazie mille e buona giornata

  24. Ciao, ho pubblicato anche io il mio ultimo libro su Amazon, l’ho fatto da solo, senza grossi problemi. Però adesso, alle prime vendite, vedo che si trattengono $ 1,19 su un prezzo iniziale di 10,56 dalle mie royalty di 3.76. Risultato mi toccheranno solo 2,57. Sai spiegarmi l’arcano? Non mi sembra che io debba pagare le tasse negli USA in quanto residente in Italia, o sbaglio? Faceva parte del questionario iniziale il dichiarare che ero non resididente negli USA. Come si può fare per evitare questo addebito?
    Grazie

  25. Ciao! ho appena caricato il mio libro di poesie su amazon create space. Quindi solo per avere una conferma da parte tua e capire se ho tutto chiaro: io riceverò (mensilmente) sul mio conto l’accredito (minimo 100 o dollari o euro etcc..) dei libri che ho venduto. Ma io comunque non dovrò pagare nulla per la pubblicazione giusto? ed inoltre quel 30% di tasse che bisogna pagare, viene scalato prima di farmi arrivare i soldi sul conto o devo pagarli dopo? Ad ogni copia venduta io non pago nulla?
    Sono piena di dubbi perdona le mie domande a raffica.
    Grazie,
    Vlora Muca

  26. Ancora oggi createspace è in inglese. Le spese di spedizione poi, in 32 giorni mi recapiterebbero il mio libro a 4,88 dollari. Se voglio la spedizione veloce in due giorni (ammesso che sia vero che impieghi tanto poco) devo spendere invece 14, 38 dollari. Uffa. Guardandomi intorno, non trovo siti di stampa e pubblicazione con isbn davvero convenienti e o di semplice utilizzo.
    I nostri italiani vogliono dai 30 ai 90 euro per poter pubblicare con isbn e stampare con loro, e il prezzo finale del libro è esagerato per un autore auto-pubblicato. L’unico, sempre straniero, ma di facile utilizzo e in lingua italiana, mi sembrava lulu.com, ma leggendo le recensioni negative per i tempi di consegna lentissimi e le spese altissime, sia per l’autore che per il possibile lettore, ho rinunciato anche lì.
    Possibile che ancora oggi di pos veramente dalla parte dell’autore non ce ne siano?
    Pubblicare solo e-book sinceramente non dà la stessa gratificazione di avere il proprio libro sullo scaffale. E tante volte ci si autopubblica, non perché nessuna casa editrice ci vuole pubblicare, ma perché si vuol restare padroni di ogni passaggio del libro e decidere sui suoi guadagni.
    Leggo quindi tanti commenti positivi sull’auto-pubblicazione, pareri anche negativi, ma nei fatti, io sto avendo non poche difficoltà ad auto-pubblicarmi in cartaceo. In e-book si fa subito, ripeto.

    • Scusa Aria, la copia che dici con quelle spese di spedizione è solo la PROVA di stampa che tu ordini per vedere come va. Poi quando la approvi, va in tutti gli store anazon e la spedizione costa gli standard di Amazon del tuo paese. Ovvero, niente.

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