![Modern_Representation_of_Atlantis_According_to_Athanasius_Kircher's_Map_of_Atlantis_1669](http://maurolongo.files.wordpress.com/2011/06/modern_representation_of_atlantis_according_to_athanasius_kirchers_map_of_atlantis_1669.jpg)
Da quando Platone raccontò il mito dell’isola di Atlantide, millenni addietro, innumerevoli sono stati gli appassionati, gli studiosi e i curiosi che hanno indagato in ogni modo tale leggenda, come se in essa si debba trovare l’origine e il senso di tutte le cose.
Anche i territori siciliani (di volta in volta le Isole Eolie, Capo Peloro e lo Stretto di Messina) appaiono tra le ipotesi che riguardano il continente perduto.
Sarebbe stato lo scienziato Vjaceslav Jurikov, membro dell’Accademia Russa delle Scienze, a identificare l’Atlantide tra le Eolie, in un ottava isola oggi sommersa.
Altre teorie analoghe sono state più recentemente formulate da studiosi italiani.
![atlandide piantina atlantis](http://maurolongo.files.wordpress.com/2011/06/atlandide22piantina.jpg)
Secondo il professore messinese Rosario Vieni e il giornalista sardo Sergio Frau, l’antico mito delle Colonne d’Ercole sarebbe da localizzare originariamente non nello Stretto di Gibilterra ma in quello di Sicilia. Questo e altri elementi geografici e archeologici pongono Atlantide nel Mediterraneo e in particolare, secondo lo studioso messinese, proprio in Sicilia.
Atlantide era infatti un’isola più potente di tutti i regni del suo tempo, che impediva il passo a coloro che navigavano attraverso le Colonne e spadroneggiava sui mari occidentali fino al Tirreno e all’Egitto ed effettivamente, l’abilità nella navigazione e la tecnologia dell’ossidiana garantivano alle popolazioni siciliane un certo predominio sul mediterraneo preistorico.
![Kircher-Atlantis](http://maurolongo.files.wordpress.com/2011/06/kircher-atlantis.jpg)
Inoltre, la catena montuosa dell’Atlante, collegata toponomasticamente ad Atlantide, raggiunge ad est proprio lo Stretto di Sicilia.
Altro indizio è quello dei resti di elefanti, citati da Platone tra le meraviglie di Atlantide, che sono stati ritrovati numerosi in Sicilia, per esempio sulle colline di sabbia a nord di Messina.
Anche il fisico Massimo Rapisarda, ricercatore dell’ENEA ed esperto dell’era glaciale, da anni rintraccia analogie geologiche, climatiche e ambientali tra la Sicilia e l’Atlantide, ricostruendo ad esempio le linee costiere siciliane intorno al 9000 a.C.
![mediterraneo glaciale](http://maurolongo.files.wordpress.com/2011/06/mediterraneo-glaciale.jpg)
Il dubbio è ovviamente ancora forte, ma, come diceva la canzone, “..c’era Atlantide si sa, ma nessuno sa dov’è”.
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Sono più propenso a sposare le teorie che vedono una forte analogia fra Atlantide e la cultura cretese e fanno risalire l’origine del mito della fine di Atlantide con l’eruzione del vulcano di Santorini che distrusse quasi completamente l’isola, quella che c’è oggi in greci si stima abbia 1/10 delle dimensioni pre-eruzione.
Oggi sappiamo che danni possa fare il mare post terremonto.
Anche io… 😉
…tuttavia c’è quel concetto preciso di “oltre le colonne d’Ercole”, che non va sottovalutato. Magari si trattava davvero di Eolie o di Sardegna. Più difficile che si tratti della Sicilia come isola, delle Baleari e della Corsica…