premio albedo

Da sempre, le letterature dell’immaginario sanno farsi portavoce di istanze tanto universali quanto contemporanee: traslando conflitti, ipotesi e problematiche in contesti differenti da quelli di partenza, esse permettono di esplorarne la natura, di navigarne i confini e di metterne alla prova potenziali soluzioni. Il legame tra le letterature dell’immaginario e il mondo reale è sotteso, ma radicale.

Ogni narrazione appartenente ai generi fantascienza, fantasy, horror, weird… utilizza la propria cassetta degli attrezzi per creare specchi della nostra realtà. Specchi riflettenti, deformanti, distorcenti, che ci rimandano figure cambiate, eppure familiari.

Questa ambiguità di fondo è ripresa dal termine “albedo”; che indica sia la capacità di una superficie di riflettere la luce, sia il nome di un fondamentale processo alchemico (la trasmutazione del piombo in argento).

Un nome che concilia scienza e magia, per un Premio che vuole incentivare narrazioni che riflettano il nostro mondo in un’altra luce, facendo emergere l’argento che si nasconde nel piombo.

LA SCADENZA PER L’INVIO DEI RACCONTI E’ IL 15 DICEMBRE 2023

Giuria tecnica

L’organizzazione del Premio è onorata di presentare i membri della Giuria tecnica, che si occuperà di selezionare i racconti finalisti del Premio. La Giuria della seconda edizione del Premio Albedo è coordinata da Mario Pesce (presidente dell’Associazione “La Dimora”).

La Giuria tecnica è composta da:

Alessando Forlani. Nato a Pesaro, ha studiato lettere moderne presso l’Università di Urbino. Dopo la laurea, nel 2003 ha studiato sceneggiatura presso l’Accademia di Arti Cinematografiche – Cinestudio di Bologna, sotto la guida di Guido Fiandra, e presso la Scuola Holden di Torino sotto la guida di Fabrizio Cestaro ed Emanuele Crialese. Consegue poi un master in cultura e gestione dello spettacolo dal vivo nel 2003, presso l’Università degli Studi di Urbino.
Dal 2004 al 2012 ha insegnato costumistica teatrale e cinematografica presso l’Università di Bologna (Polo di Rimini). È stato cultore della materia in regia, presso il DAMS di Bologna. Dal 2004 è inoltre docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove insegna progettazione e drammaturgia multimediale e metodologia della sceneggiatura. Dal 2022 è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Scrittore di fantascienza, nel 2011 è vincitore del Premio Urania e del Premio Kipple con il romanzo I senza-tempo, pubblicato da Mondadori. Nel 2013 è vincitore del Premio Stella Doppia Mondadori con il racconto Materia prima. Dal 2014 pubblica una serie di racconti con Delos Books.
Nel 2017 crea con Lorenzo Davia il progetto di narrativa condivisa Crypt Marauders Chronicles (patrocinato dal sito Heroic Fantasy Italia): un’ambientazione sword & sorcery cui hanno aderito molti autori italiani di narrativa fantastica. La prima silloge di racconti dedicati a questa ambientazione è pubblicata nel 2018 da Watson Edizioni, e nel 2020 è finalista al Premio Vegetti nella categoria “antologia di fantascienza” . Nel 2018 è finalista al Premio Italia (categoria romanzo fantasy) con il romanzo Arabrab di Anubi. Nello stesso anno è inoltre vincitore del Premio Innsmouth con il racconto Pasto d’ombre.
Nel 2019 è presente con il racconto Riscatto nell’antologia Altri Futuri – a cura di Carmine Treanni – che si propone come primo tentativo italiano di The Year’s Best Science Fiction.
Nel 2020 partecipa con il racconto La pietra etiope all’antologia Il ritorno dei Grandi Antichi – a cura di Gianfranco de Turris – che propone una selezione di opere degli autori italiani di ispirazione più autenticamente lovecraftiana.
Nel 2021 è finalista al Premio Italia (categoria romanzo di fantascienza) con il romanzo Memorie di un colonnello di soldatini e con il racconto Io mi fermo qui (precedentemente pubblicato sulla rivista Specularia). Cura inoltre il progetto 404- Fantascienza non conforme; antologia dei più interessanti giovani autori italiani di fantascienza e speculative fiction.
Ha curato ora l’uscita dell’antologia di autori vari Fiamme corrusche, dedicata al fantasy.
Ed è appena uscito per Zona42 l’ultima sua raccolta “Certo non tutti moriremo”

Nino Martino: cresciuto a Genova, dove si è laureato in Fisica. Docente di matematica e fisica, ha vissuto e lavorato a Milano, Lipari e Cagliari. Negli anni Sessanta ha pubblicato racconti di fantascienza sulle riviste Oltre il cielo, Galaxy e Galassia; ha poi co-fondato e co-diretto due riviste: Il Gioco della materia e delle idee per il dipartimento di Fisica di Genova e Asterischi di Fisica a Cagliari. Ha pubblicato il saggio Educazione scientifica e curricolo verticale (2015) e dirige il sito La Natura delle Cose, dove pubblica i suoi lavori assieme a un gruppo di scienziati, filosofi e critici letterari. Attualmente in pensione, continua la sua attività di formatore per insegnanti ed è tornato a dedicarsi alla sua grande passione: la fantascienza.
Alcune delle sue opere pubblicate: il ciclo di “Errore di prospettiva”, 3 libri (Errore di prospettiva, Irene, Blu è il colore del tempo), Goodbye Majorana, Yokufina, A coloro che verranno, Omnimax II…

Giuliana Misserville si occupa di critica letteraria femminista e la sua pubblicazione più recente è il saggio “Donne e fantastico. Narrativa oltre i generi” (Mimesis 2020). Nel corso degli anni ha contribuito alla fondazione e diffusione della Società italiana delle letterate (SIL) di cui è stata Presidente nel biennio 2014-2015. Per la SIL ha co-curato diversi volumi editi da Iacobelli: “SIL/labario. Conflitti e rivoluzioni di femminismi e letteratura”; “Il tempo breve: narrative e visioni”; “Morante la luminosa”. Collabora con varie riviste cartacee e online e fa parte della redazione di Leggendaria su cui firma anche la rubrica “Giardini immaginari“. Da ultimo, assieme a Federica Fabbiani conduce “La mano sinistra. Il podcast delle storie fantastiche” in corso di diffusione sulle maggiori piattaforme.

Martu Palvarini si occupa di editoria ludica, consulenza editoriale e formazione. Collabora con Mana Project Studio, Grumpy Bear, Need Games e altri editori italiani.  Ha pubblicato “Dura-Lande”, gioco di ruolo ecopunk per Beccogiallo e Asterisco Edizioni; nella stessa ambientazione distopica ha firmato il libro-game “Favelle Orbitali” per Aristea. Con Asterisco ha anche curato l’antologia “Fuori dal Dungeon”.

Nicoletta Vallorani scrive fantascienza dall’inizio degli anni ’90. Ha esordito con “Il cuore finto di DR” (Premio Urania nel 1993), per poi continuare a scrivere seguendo la doppia pista del noir e della fantascienza. A “La fidanzata di Zorro”, il primo di quattro romanzi “nomadi” (come tematiche e come editori: Marcos y Marcos, Einaudi, VerdeNero), è stato assegnato il Premio Zanclea nel 1996, e la serie è stata pubblicata in Francia da Gallimard. “Le madri cattive” (Salani – Petrolio, 2011), un romanzo scomodo e difficile sull’infanticidio, si è aggiudicato il Premio Maria Teresa Di Lascia nel 2012. “Avrai i miei occhi” è stato selezionato per il Premio Campiello 2020.

Alessandro Vietti. Ingegnere, nasce giusto in tempo per assistere alla conquista della Luna. Vive e lavora a Genova nel settore dell’energia e si occupa di divulgazione scientifica e speculative fiction. Ha pubblicato svariati racconti e i romanzi Cyberworld (1996 Editrice Nord; 2015 Delos Digital), Il codice dell’invasore (1999 Editrice Nord; 2015 Delos Digital), Real Mars (2016, Zona 42) che si è aggiudicato il Premio Italia 2017 come miglior romanzo di fantascienza italiano e Il Potere (2018, Zona 42). Nel 2020 il suo racconto Essere ovale, incluso nella raccolta Strani mondi (2019, Mondadori Urania Millemondi), ha vinto il Premio Italia come miglior racconto italiano professionale di fantascienza. Sempre per i tipi di Zona 42, è in uscita il suo nuovo romanzo Cosmopedia (ottobre 2023). Il suo sito è www.alessandrovietti.it.

Premiazione

I racconti selezionati dalla Giuria tecnica saranno inviati a una seconda Giuria, composta da rappresentanti delle associazioni del territorio che si occupano di soggetti fragili, per la scelta del racconto vincitore.

La premiazione avverrà nell’ambito del Festival “Fantaxìa – Il Gioco dei Mondi” (Genova, aprile 2024).

L’elenco delle Opere vincitrici verrà pubblicato nelle settimane precedenti l’evento sulla pagina dedicata al Premio Albedo insieme alle motivazioni della Giuria.
I racconti selezionati quali finalisti verranno pubblicati in un’antologia a cura dell’associazione Arci La Dimora APS.