premio albedo

Da sempre, le letterature dell’immaginario sanno farsi portavoce di istanze tanto universali quanto contemporanee: traslando conflitti, ipotesi e problematiche in contesti differenti da quelli di partenza, esse permettono di esplorarne la natura, di navigarne i confini e di metterne alla prova potenziali soluzioni. Il legame tra le letterature dell’immaginario e il mondo reale è sotteso, ma radicale.

Ogni narrazione appartenente ai generi fantascienza, fantasy, horror, weird… utilizza la propria cassetta degli attrezzi per creare specchi della nostra realtà. Specchi riflettenti, deformanti, distorcenti, che ci rimandano figure cambiate, eppure familiari.

Questa ambiguità di fondo è ripresa dal termine “albedo”; che indica sia la capacità di una superficie di riflettere la luce, sia il nome di un fondamentale processo alchemico (la trasmutazione del piombo in argento).

Un nome che concilia scienza e magia, per un Premio che vuole incentivare narrazioni che riflettano il nostro mondo in un’altra luce, facendo emergere l’argento che si nasconde nel piombo.

[Aggiunta del 18/05/2023] La Giuria Tecnica ha terminato di valutare i racconti ricevuti e selezionato quattro finalisti: lə autorə dei racconti finalisti sono statə contattatə per email. I racconti finalisti sono attualmente in fase di valutazione da parte della Giuria delle Associazioni, per la selezione dell’opera vincitrice.

[Aggiunta del 01/04/2023] Le iscrizioni si sono chiuse in data 31 marzo 2023. I racconti sono attualmente in lettura da parte della Giuria tecnica per la selezione dei finalisti.

Giuria tecnica

L’organizzazione del Premio è onorata di presentare i membri della Giuria tecnica, che si occuperà di selezionare i racconti finalisti del Premio. La Giuria della prima edizione del Premio Albedo è coordinata da Gloria Bernareggi e Sephira Riva (autrici e saggiste per Delos Digital, Watson Editore, Eris Edizioni; teoriche del fantastico intersezionale) e da Mario Pesce (presidente dell’Associazione “La Dimora”).

La Giuria tecnica è composta da:

Giuliana Misserville si occupa di critica letteraria femminista e la sua pubblicazione più recente è il saggio “Donne e fantastico. Narrativa oltre i generi” (Mimesis 2020). Nel corso degli anni ha contribuito alla fondazione e diffusione della Società italiana delle letterate (SIL) di cui è stata Presidente nel biennio 2014-2015. Per la SIL ha co-curato diversi volumi editi da Iacobelli: “SIL/labario. Conflitti e rivoluzioni di femminismi e letteratura”; “Il tempo breve: narrative e visioni”; “Morante la luminosa”. Collabora con varie riviste cartacee e online e fa parte della redazione di Leggendaria su cui firma anche la rubrica “Giardini immaginari“. Da ultimo, assieme a Federica Fabbiani conduce “La mano sinistra. Il podcast delle storie fantastiche” in corso di diffusione sulle maggiori piattaforme.

Barbara Monaco, medico di giorno e scribacchina di notte, da sempre appassionata di dark fantasy e horror, creatrice nel 2018 del profilo Instagram e dell’omonimo blog “Fenice fra le pagine”, nel 2021 inizia il suo percorso di studio nel mondo della correzione di bozze e dell’editing.

Martu Palvarini si occupa di editoria ludica, consulenza editoriale e formazione. Collabora con Mana Project Studio, Grumpy Bear, Need Games e altri editori italiani.  Ha pubblicato “Dura-Lande”, gioco di ruolo ecopunk per Beccogiallo e Asterisco Edizioni; nella stessa ambientazione distopica ha firmato il libro-game “Favelle Orbitali” per Aristea. Con Asterisco ha anche curato l’antologia “Fuori dal Dungeon”.

Nicoletta Vallorani scrive fantascienza dall’inizio degli anni ’90. Ha esordito con “Il cuore finto di DR” (Premio Urania nel 1993), per poi continuare a scrivere seguendo la doppia pista del noir e della fantascienza. A “La fidanzata di Zorro”, il primo di quattro romanzi “nomadi” (come tematiche e come editori: Marcos y Marcos, Einaudi, VerdeNero), è stato assegnato il Premio Zanclea nel 1996, e la serie è stata pubblicata in Francia da Gallimard. “Le madri cattive” (Salani – Petrolio, 2011), un romanzo scomodo e difficile sull’infanticidio, si è aggiudicato il Premio Maria Teresa Di Lascia nel 2012. “Avrai i miei occhi” è stato selezionato per il Premio Campiello 2020.

Andrea Viscusi ha iniziato a scrivere nel 2008 e da allora ha piazzato circa ottanta racconti in antologie di vari editori e riviste, ha pubblicato tre raccolte personali (“Spore”, “Il lettore universale”, “L’esatta percezione”), una novelette (“Memehunter”), due romanzi (“Dimenticami trovami sognami”, “Sinfonia per theremin e merli”) e il primo libro illustrato italiano sui mammiferi preistorici (“Diario dal tempo profondo”). Collabora con la rivista Stay Nerd per la rubrica dedicata ai libri e il podcast Reading Wildlife. Come Story Doctor si occupa di scrittura e narratologia su Youtube e TikTok. Lavora come freelance editor e writing coach. Ha fondato la rivista di speculative fiction Specularia. Sul suo blog Unknown to Millions parla di libri, film e fantascienza. 

Premiazione

I racconti selezionati dalla Giuria tecnica saranno inviati a una seconda Giuria, composta da rappresentanti delle associazioni del territorio che si occupano di soggetti fragili, per la scelta del racconto vincitore.

La premiazione avverrà nell’ambito del Festival “Fantaxìa – Il Gioco dei Mondi” (Genova, 10-11 giugno 2023).

L’elenco delle Opere vincitrici verrà pubblicato nelle settimane precedenti l’evento sulla pagina dedicata al Premio Albedo insieme alle motivazioni della Giuria.

All’autor* dell’opera vincitrice sarà offerta la possibilità di partecipare a un incontro informale con i membri della Giuria tecnica. Tale incontro potrà avvenire in modalità fisica o virtuale a seconda delle disponibilità dell’autor*, ed è strutturato come un’occasione per presentare la propria produzione letteraria a rappresentanti dell’editoria ed espert* del fantastico.