Re, Cavalieri, Monaci, Tesori perduti e Segreti di Terrasanta

Perché Messina fu sede privilegiata di tutti gli Ordini Cavallereschi più importanti, fondati in Terra Santa durante le Crociate?

Nel 1070 arrivarono gli Ospedalieri, che prosperano ancora oggi col nome di Cavalieri di Malta. Dopo la sede di Gerusalemme, in cui l’Ordine fu fondato, quella di Messina fu la prima mai creata nel mondo. Nel 1131 arrivarono i Templari, che ebbero a Messina la prima sede italiana, e nel 1220 anche i Cavalieri Teutonici.

Cosa cercavano in questa città?

Una base strategica o piuttosto qualche vecchio segreto della storia?

Sappiamo che la Menorah (il candelabro ebraico a sette bracci), l’Arca dell’Alleanza e altri tesori del Tempio di Gerusalemme furono portati in Italia dai soldati della Decima Legione “Fretense”, una milizia composta da combattenti provenienti dallo Stretto di Messina (il “Fretum”). Insomma i “Romani” che saccheggiarono il Regno di Israele erano Messinesi. Molti tesori di Gerusalemme finirono dunque presumibilmente a Messina, quando i legionari che l’avevano depredata tornarono alle loro case.

Altri cimeli e tesori inestimabili, quelli portati a Roma, vennero saccheggiati nel 410 da Alarico, che vi si fece seppellire insieme in una tomba mai scoperta, presso Cosenza.

Qualcuno li ritrovò mai?

 

Pensano alcuni che gli Eremitani di Sant’Agostino della Val di Crati in Calabria avessero “trovato qualcosa di interessante, intorno al loro insediamento, che riguardava la X Legione Fretense e il Tempio di Salomone”.

Sarebbe stato subito dopo tale ritrovamento, inoltre, che i monaci avrebbero cominciato a predicare con impeto la necessità della prima Crociata.

Fu inoltre presso di loro che visse l’Abate cistercense Gioacchino da Fiore, che aveva viaggiato in Terra Santa e ne aveva riportato indietro scienza e misticismo, dottrine eretiche e il dono della profezia.

Consulente di Re, Imperatori e Papi, Gioacchino venne a Messina nel 1191 e qui incontrò l’inglese Riccardo Cuor di Leone in partenza per la Crociata, che lo consultò su un passo dell’Apocalisse riguardante l’Anticristo.

Cos’altro si dissero l’Abate e il Re non sappiamo.

Ma i segreti del Tempio e dei Templari, di Gerusalemme e di Roma passano anche per Messina.

 

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Mauro Longo
Mauro Longo
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