La riscoperta di Heroquest è stata molto interessante anche per quello che riguarda alcune curiosità che sono venute fuori cercando contenuti e nuovo materiale in rete. Chi conosce tutti i punti di contatto tra Heroquest e i librogame? I due fenomeni sono vicini? Abbastanza!

Heroquest e Fighting Fantasy

Heroquest ha visto la prima edizione nel 1989, seguita lo stesso anno da un aggiornamento (su cui si basa la traduzione italiana), e nel 1990 dall’edizione americana, leggermente diversa: “Heroquest – Game System”. Il gioco è stato creato da Stephen Baker, che lavorava all’epoca per la divisione inglese della Milton Bradley (MB). In precedenza, Baker aveva collaborato con la Games Workshop nel 1982, per poi diventare Store Manager per questa celebre compagnia inglese di giochi nel 1984. La Games Workshop è la compagnia di Steve Jackson e Ian Livingstone, che proprio in quegli anni (1982-1984) davano il via al fenomeno librogame, creando la serie di successo Fighting Fantasy. Lo Stregone della Montagna Infuocata, primo librogame della serie e capostipite di tutte le serie successive, inglesi o meno, è proprio del 1982 e i due anni successivi sono quelli dell’exploit della collana, pubblicata in Gran Bretagna dalla Penguin.

Passato alla MB nel 1986, a Baker viene qualche tempo dopo richiesto di sviluppare un boardgame fantasy che fosse adatto al grande pubblico e non solo alla nicchia degli appassionati. La compagnia di Livingstone e Jackson venne coinvolta nel progetto, probabilmente grazie proprio a Baker, e dopo diversi prototipi e semplificazioni il gioco era diventato un misto tra boardgame e gioco di ruolo, con le miniature della Citadel e l’ambientazione di fondo di Warhammer.

Il rapporto di Heroquest con Fighting Fantasy termina qui ed è tutt’altro che indissolubile o determinante, ma è chiaro che Baker si sia imbevuto della peculiare atmosfera del fantasy, delle quest e dei regolamenti che si respirava agli inizi degli anni ’80 nella compagnia di Livingstone e Jackson e di cui all’inizio era un semplice fan. Una atmosfera che è poi stata trasposta compiutamente anche in Heroquest.

Una delle illustrazioni di Gary Chalk per Heroquest

Heroquest e Lupo Solitario

Le illustrazioni delle carte (tesori, equipaggiamento e incantesimi) e due immagini interne della scatola base di Heroquest sono state realizzate da Gary Chalk, celebre soprattutto per aver illustrato i primi librogame di Lupo Solitario. Chalk è anche autore di una miniserie di gamebook chiamata Prince of Shadows non certo di grande successo, ma comunque interessante. Di recente sta (stava?) lavorando anche a un boardgame di Lupo Solitario, di cui avrebbe curato anche le regole: chissà se intende mettere dentro questo gioco qualcosa di Heroquest? In ogni caso, Lupo Solitario e Heroquest potranno non avere molti punti in comune come giochi, ma condividono lo stesso stile delle illustrazioni, che contribuisce a dare un tono all’atmosfera generale.

Infine, la discussione su un tentativo amatoriale di trasportare le regole di Heroquest nel mondo di Lupo Solitario è in corso anche su Heroquestforum.it.

Lo scatolone e le copertine

A parte Gary Chalk, anche un altro illustratore di Heroquest ha un piede dentro il mondo dei librogames. La copertina stessa dello scatolone del gioco (e quindi quella del librogame raffigurato in alto in questa pagina) è infatti opera di Les Edwards, anche conosciuto come Edward Miller. Anche Edwards ha lavorato come illustratore di librogame e in particolare delle copertine di diversi gamebook della serie Fighting Fantasy: Missione nei Cieli, La Cripta del Vampiro, La Creatura del Male, Caverns of the Snow Witch, Demons of the Deep, Crypt of the Sorcerer e altri 8 numeri, più la copertina del numero 13 della rivista Warlock.

Miller è un illustratore d’eccezione del mondo del fantasy, tanto da aver vinto sette volte il British Fantasy Award come Miglior Artista e da essere nominato tre volte per il World Fantasy Award.

Una delle copertine di Fighting Fantasy di Edwards

Heroquest e Dave Morris

Dave Morris è uno dei più celebri e bravi autori di librogame e giochi di ruolo. Suoi sono i libri delle serie Blood Sword, Fabled Lands, Dragon Warriors e Realtà Virtuale, per non parlare di altre opere meno conosciute e de “Il Signore dei Lich”, un numero della collana Fighing Fantasy.

Morris ha partecipato attivamente anche al franchise Heroquest creando gli unici tre libri legati al gioco della MB, tutti del 1993:

  • The Tyrant’s Tomb
  • The Screaming Spectre
  • The Fellowship of Four

I tre libri sono un misto di narrativa, librogame e scenari per Heroquest e ciascuno di essi è diviso in varie parti, dedicate appunto a queste forme diverse di intrattenimento fantasy, il tutto realizzato da uno dei maestri della narrativa interattiva inglese. Due di questi libri contengono degli scenari di gioco, che sono stati anche tradotti in italiano e discussi nel forum italiano del gioco.

Per concludere, vanno segnalati un tentativo del buon Ursha di mescolare Heroquest e Kata Kumbas (e altri giochi) e un esperimento, da parte dello stesso autore, per fondere boardgame e librogame.

Giocare a Heroquest nel 2012 – Parte 1

Mauro Longo
Mauro Longo
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