FGScreenshot11
Uno screenshot di Fantasy Grounds

Avete amici lontani con cui vorreste ancora giocare ai Giochi di Ruolo? Vi mancano le manciate di dadi sul tavolo, le schede sporche di birra e il cazzuario del master (sì, non siete unici: ogni gruppo ne ha uno!)? Beh, è sempre possibile giocare a distanza!

Il problema di cazzeggiare a distanza non è affatto recente: un tempo c’era chi giocava intere campagne di wargame (o scacchi, o backgammon) via posta. No non la posta elettronica, la posta col postino che saliva sul cavallo e correva per le vie del regno a consegnare il dispaccio al Master. Ma se il problema non è solo contemporaneo, molto attuali invece sono le soluzioni che al giorno d’oggi gruppi di giocatori distanti possono sfruttare per dedicarsi a questo passatempo.

Come si fa quindi oggi a giocare di ruolo a distanza?

.

Giocare in Realtime

.

MMORPG

Riunirsi tutti a un orario stabilito, connettersi al Multiplayer Massive Online RPG scelto (non solo WOW ragazzi, provate magari Age of Conan: Hyborian Adventures, The Lord of the Rings Online: Shadows of Angmar oppure Warhammer Online: Age of Reckoning o Dungeons&Dragons Online), riunirsi in party, raid, gilde, chattare o collegarsi via audio e darci sotto a massacrare mostri e macinare livelli con tattiche di gruppo, mercanteggiare pezzi di equipaggiamento che da soli valgono come interi regni e ruolare con chi più aggrada.

PRO: tutto pronto, servito e ottimizzato. Bisogna solo sedersi al pc e giocare.

CONTRO: l’esperienza di gioco è da videogame, non quella da Gdr Pen and Paper. Assente poi la figura del Master e molto ridotte le parti narrative e interpretative .

.

Virtual tabletop ufficiali

Il Virtual tabletop di D&D 4ed o quello di Pathfinder potevano essere la nuova frontiera del gdr a distanza. Il concetto era quello di fornire l’intero ambiente grafico e gli strumenti ufficiali per giocare online tra amici, con le regole e tutti i tool già settati per il gdr preferito dal party. I due esperimenti annunciati furono D&D Insider (poi divenuto D&D Virtual Table) per D&D 4ed e Paizo Game Space per Pathfinder RPG. Era un’ottima idea che avrebbe potuto portare a nuovi modi di giocare di ruolo ai gdr più diffusi del momento. Peccato che entrambi i progetti siano finiti nel nulla e non si sappia molto di un loro sviluppo futuro. Per adesso la Wizards of the Coast pensa solo a D&D Next del prossimo anno, mentre Pathfinder sta varando il proprio MMORPG e su entrambi i fronti non ci saranno presumibilmente sviluppi a breve.

PRO: come con i MMORPG tutto pronto, servito e ottimizzato, con in più l’esperienza di gioco del gdr cartaceo specifico che vi interessa giocare.

CONTRO: Non li hanno ancora realizzati. Forse nel 2014 con D&D Next?

D&D Insider, come sarebbe potuto essere
D&D Insider, come sarebbe potuto essere

Virtual Tabletop non ufficiali

A quanto pare ce ne sono un bel po’. Sono siti/programmini/applicazioni che permettono di giocare a gdr vari, fornendo ciascuno una piccola gamma di utilità, interfaccia grafiche e strumenti di condivisione, da sharare tra master e giocatori. Tra questi ovviamente una chat vocale o testuale e tool per creare e condividere le mappe, le schede dei personaggi e il lancio di dadi, i quattro elementi fondamentali per giocare con queste applicazioni. Spulciando qua e là ecco spuntare:

Sono tutti diversi tra loro per resa grafica, usabilità e offerta di strumenti pratici per il gioco e tutti possono essere adattati (più o meno) al gdr richiesto. Alcuni di essi sono gratis, altri a pagamento e non saprei dire se ne valga la pena. Leggo e sento dire in giro che arrivati a un certo punto di padronanza dello strumento, il gioco scorre bene e ci si diverte, ma nessuno prova a mettere in discussione una lunga fase iniziale per apprendere come usare questo o quel tavolo.

PRO: Tavoli da gioco virtuali che connettono effettivamente tutti i partecipanti e rappresentano un buon sostitutivo della radunata del Venerdì sera. Probabilmente l’opzione attualmente migliore per giocare a distanza in realtime.

CONTRO: Difficili da imparare e gestire, specie all’inizio e per i partecipanti a digiuno di tecnologia. I migliori potrebbero inoltre essere a pagamento.

Un altro screenshot di Fantasy Grounds
Un altro screenshot di Fantasy Grounds

Videoconferenze senza/con tool

La videoconferenza sarebbe in teoria l’opzione (triste) più simile a una partita al tavolo tra tutte quelle qui presenti. L’illusione di essere tutti seduti assieme a giocare andrebbe coniugata poi eventualmente con uno o più tool a schermo dedicati soprattutto al lancio dei dadi e alla condivisione e alla interazione delle mappe. Le opzioni più diffuse sarebbero quindi Skype, gli hangouts di Google o Anymeeting. Dadi e mappe potrebbero servire o meno: in alcuni casi il Master può anche evitarli, per esempio tirando i dadi lui stesso per tutti. Le mappe a schermo servono, nella misura in cui la sessione le prevede. Giocare in videoconferenza è però consigliato per quelle partite maggiormente incentrate sull’interpretazione piuttosto che sull’aspetto più ludico.

PRO: Ci si vede tutti in faccia, parlando liberamente e ricreando l’”atmosfera” delle partite al tavolo.

CONTRO: frequentissimi problemi tecnici e di linea, per chi non ha connessione meno che eccelsa. Macchinoso anche associare i tool necessari alla videoconferenza.

.

Chat vocale con tool

La conferenza in chat, senza video, permette di sfruttare meglio connessioni medo-alte (comunque mai medio-basse, che avranno problemi). Senza il video rimane la voce, che spesso è abbastanza per giocare, ma ad essa si deve sempre aggiungere a questo punto un paio di tool di mappe + dadi. In alternativa si può procedere con handout spediti ai giocatori e il master che tira i dadi, ma potrebbe sembrare un controsenso rispetto alle potenzialità di immediatezza e trasparenza della chat. In ogni caso, è difficile evitare che le voci si sovrappongano e spesso capita di collegarsi per un paio d’ore per scoprire poi di aver giocato davvero per un numero di minuti molto breve. I programmi utili potrebbero essere Skype, Teamspeak o Ventrilo.

PRO: potrebbe funzionare e le battute volano leggere, clima di compagnoneria diffuso come ai vecchi tempi.

CONTRO: macchinoso. Certe volte si ha l’impressione di aver imbastito una serata di tentativi per niente; spesso il gioco non vale la candela.

Map Tool
Map Tool

Chat testuale in tempo reale

Il play by chat è in teoria uno dei metodi più diffusi di gioco a distanza. Ci si da un orario preciso e tutti scrivono via via quello che fa il proprio personaggio. Handout e mappe possono essere trasferite come file oppure si usano i soliti tool video, ma in genere non ci sono problemi di linea e connessione. Molto immediato e di certo il più narrativo dei metodi finora elencati, si riescono a portare avanti le missioni con quasi lo stesso ritmo di una sessione normale al tavolo.

PRO: veloce in termini di gioco, pochi problemi di connessione, adatto per un gioco più narrativo.

CONTRO: rischio di sovrapporsi nello scrivere e perdere quello che hanno detto/fatto/scritto gli altri nel frattempo. Occorre grande concentrazione e la resa “ludica” è molto ridotta, così come quella “caciaronica”.

.

Continua…

Mauro Longo
Mauro Longo
Articoli: 1348

17 commenti

  1. Dicesi Cazzuario quel taccuino o quaderno presente a molti tavoli da gioco in cui il Master o in alternativa un giocatore designato scrivono tutte le minchiate dette al tavolo dai giocatori… 😉

  2. Davvero interessante! Da non giocatore, mi sono sempre chiesto come si potessero fare partite a distanza con giochi abbastanza complessi.
    Voi habituè a quale di questi metodi vi rivolgete?

  3. Bell’articolo. Tempo fa, cercando sul web ho trovato questo sito roll20.net che sembra unire più tools necessari al gioco online. Lo conosci? In futuro spero di organizzare qualche sessione a pathfinder con i miei amici sparsi per il mondo

  4. Ciao Enzo e grazie dei complimenti. roll20.net non lo conoscevo ma gli ho dato un’occhiata e sembra uno dei meglio realizzati e dei più completi. L’ho aggiunto alla lista.nell’articolo. Buone partite e facci sapere come ti sembra alla prova dei fatti!!
    Ciao

  5. io mai provato ma lo farò presto. La cosa figa è che puoi provare a giocare con “maurolongo”, “Umberto Pignatelli”, “Enzo” e “Davide” senza spostarti di 10cm. Tra poco proverò BurningWheel o Tros con un master a Perugia e un giocatore a Modena, e non conosco loro, non conosco i giochi, non conosco come si gioca in Hangout: magari scoprirò che mi piace e divorzierò dal mio gruppo reale abituale (!!!).

    Segnalo questo progetto di tavolone 3d virtuale, http://battlebox3d.com/ in sviluppo per i wargames ma ci faranno anche la versione gidierreconleminiaturesenocolcazzochegioco. L’idea sembra buona, nella pratica non si sa. Di sicuro sarebbe utile un editor dei personaggini in 3d tipo quello di The Sims o altri videogiochi in cui puoi costumizzare il protagonista. Ma ha veramente senso tutto ciò?

    • La mia idea è che la giocata al tavolo reale è sempre il top assoluto. Poi, chi non può o vuole integrare con altri party può provare queste soluzioni-ripiego. Per dire, io con Umberto Pignatelli a distanza ci gioco già 😉 anche se non su tabletop E mi divertto comunque tanto, effettivamente…

  6. Ciao. Bell’articolo e molto utile. In effetti ho degli amici che da qualche anno si sono trasferiti a Londra per lavoro e la soluzione è spesso l’hangout di G+. La cosa carina è che di solito giocavamo in quattro/cinque quindi io e un mio amico ci troviamo da me e loro si trovano a casa di uno dei due a Londra. Il che rende la cosa meno alienante o aziendale. Non conoscevo praticamente nessuno degli altri strumenti che hai menzionato. Proverò…

  7. Gia` e` vero, io e Maurone non ci siamo mai visti di persona, ma giochiamo a distanza con un tool tutto nostro… l’email :).

  8. Personalmente sono giocatore di ruolo a distanza da ormai un anno e l’ultima campagna di Camelia Farnese è avvenuta praticamente quasi tutta in chat audio e tramite lavagna condivisa. La fidanzata fa anche sessioni vassal di heroquest.

    Per la mia esperienza sono da preferire i sistemi di gioco semplici e che richiedono pochi strumenti da maneggiare. Una volta che si inzia a giocare online ci si rende conto di una quantità industrale di strumenti di comunicazione che si utilizzano e che non hanno nulla che fare con il parlare. Già solo passarsi la scheda fra giocatori per un consiglio potrebbe diventare un casino. Online Uno Sguardo nel Buio in genere è meglio di D&D prime edizioni che è meglio di D&D 3.5.

    Sono poi da preferire strumenti di connnettività semplici e che abbiano pochi lag. Dopo avari tentativi cn mezzi più o meno sosfisticati ho eliminato tutte le soluzioni web che richiedono login a server o che utilizzano grafica accattivante perchè in genere troppo lente. Gli strumenti poi più sono strutturati più lavoro preparatorio richiedono al master e se scegliamo il web per mancanza di tempo non abbiamo allora guadagnato molto. Io ho finito l’usare skype solo audio più idroo e un dice roller testuale.

    Non sembra ma se vi trvate in multiconferenza comincia a diventare un casino evitare di parlarsi sopra.

  9. (Tagliato un pezzo del commento)
    Però non sono d’accordo sul fatto che la chat ausio abbia i tempi morti che descrivi tu nell’articolo Mauro, di media su due ore ho avuto massimo un 10 minuti di confusione.

    La vera perdita di tempo nella mia esperienza può nascere pittosto dall’aver deciso di giocare con un sistema di regole troppo complesso o poco intuitivo che quindi esaspera i problemi che nascono dalla distanza dei gicatori.

    • Guarda, per creare questa riflessione ho messo assieme esperienze mie, di conoscenti e altro materiale che ho trovato in giro in rete, nei forum dedicati. Per esempio ho preso ispirazione anche dai tuoi articoli in merito… 😉
      Effettivamente, non pochi lamentano problemi di connessione nelle multiconferenze video/audio o solo audio, per esempio, l’altro amicone Peppe di Terre Tormentate. Io direi che è meglio evitare questo sistema se non c’è almeno uno smanettone nel gruppo e se le connessioni e i pc di ogni partecipante non sono assolutamente performanti…

  10. L’ha ribloggato su Iho's Chroniclese ha commentato:
    Un interessante articolo di Mauro Longo che ripercorre alcune delle principlai opzioni per fare gioco di ruolo online, quando le distanze complicano le cose.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *