Space 1889 in italiano a Lucca 2013!

Wild Boar Edizioni annuncia l’edizione italiana di Space 1889, “il gioco steampunk che ha preceduto lo steampunk”! Il GDR creato da Frank Chadwick torna a vedere la luce – per la prima volta in italiano – nel suo venticinquesimo compleanno, con un sistema di gioco moderno e un background rivisto.

UntitledTutto quello che Jules Verne avrebbe potuto scrivere.
Tutto quello che H.G. Wells avrebbe dovuto scrivere.
Tutto quello che Arthur Conan Doyle avrebbe voluto scrivere.

Mi sembra un’ottima notizia ma non ne so molto di più di quanto non appaia nell’annuncio ufficiale, quindi vi riporto passo passo quest’ultimo:

ANNO DEL SIGNORE 1889

C’è un piccolo pianeta verde e blu, il terzo dal suo sole, ai confini della Galassia. Lo avrete certo riconosciuto: è la Terra – ma non proprio la nostra Terra del 1889. L’Impero Britannico si estende per gran parte del Globo; il giovane e ambizioso Guglielmo II è salito l’anno scorso al trono dell’Impero Tedesco; il Giappone sta diventando la prima potenza industriale asiatica; in Sud America gli stati appena liberati dal giogo spagnolo cercano il loro posto, mentre nel Nord America la guerra di Secessione ha lasciato una nazione divisa in due Stati – a settentrione l’Unione, industriale e progressista, a meridione la Confederazione, conservatrice e agricola. In Africa gli Stati colonialisti, come il Belgio, la fanno da padrone.

Ma tutte queste divisioni scompaiono di fronte all’evento che ha cambiato il mondo: nel 1870 Thomas Edison ha creato il Propulsore Etereo, che permette di attraversare lo spazio grazie alla forza del vapore. Così, ora, le nazioni terrestri alzano le proprie bandiere sui pianeti vicini.

Mercurio è diviso tra un bruciante deserto e una notte eternamente ghiacciata; nell’unica area abitabile, lungo il fiume che divide a metà il pianeta, sorge un avamposto britannico.

Venere è un pianeta di nebbie eterne, le cui giungle, paludi e oceani sono popolati da enormi rettili, e da una specie di uomini-lucertola primitivi; qui ci sono colonie inglesi, italiane, russe – ma i tedeschi, grazie alla tecnologia Zeppelin, dominano con le loro truppe.

La Luna sembra uno squallido deserto bianco; finora solo due viaggiatori vi sono atterrati, ma circolano voci di diamanti grandi come un pugno, e di uno strano bagliore sulla faccia nascosta…

Marte infine, è un mondo la cui antica civiltà, che conosceva la scienza quando gli umani stavano ancora imparando a lavorare la selce, è decaduta nell’ignoranza e nella superstizione; tuttavia il pianeta offre ancora miracoli, come il misterioso legno antigravitazionale con cui i Marziani costruiscono le loro navi aeree. Per questo Marte è il pianeta con il maggior numero di colonie da ogni nazione terrestre, malgrado la popolazione locale.

La Cintura degli Asteroidi è il limite massimo a cui le navi terrestri possono arrivare; ma già nuove fonti di energia, nuovi motori, promettono di arrivare fino a Giove e oltre…

space1889

Il sistema di gioco Ubiquity

Il gioco è stato rielaborato con il sistema Ubiquity, un regolamento leggero, moderno, che supporta sia la dinamica delle storie che l’azione cinematica. In Ubiquity non importa che dadi usate: i numeri pari sono sempre un successo, e se fate abbastanza successi, l’azione è riuscita.

Ubiquity evita i tiri inutili: ad esempio, se l’abilità del personaggio supera il numero di successi richiesti, il giocatore può scegliere di riuscire automaticamente…

Mauro Longo
Mauro Longo
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4 commenti

    • Sì, il sistema ubiquity si basa su un concetto binario e può essere quindi usato con qualsiasi tipo di dado e perfino con le monetine tipo “testa o croce”. Tiri un tot di dadi (monete) e conti i risultati pari (o teste). Questo darà il livello di successi/fallimenti dell’azione tentata…

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