Storia e gloria del genere mashup 2 – Gli italiani

“La stessa cosa, ma diversa”. Non sono molti i mashup italiani e solo un paio sono quelli propriamente detti. Ecco i titoli editi nel nostro paese.

Isla-del-tesoro-ZCome già detto, il moderno genere mashup, ovvero quel settore della narrativa che mescola un classico della letteratura con una storia nuova e fantastica, oppure semplicemente folle e ucronica, comincia con  Orgoglio e pregiudizio e zombiedi Seth Grahame-Smith, pubblicato nel 2009 per Quirk Books, come rifacimento horror-surreale di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen.

Da allora questo genere molto di nicchia e molto discusso ha avuto un moderato successo, con tutta la serie di epigoni, soprattutto inglesi.

Altri scrittori non anglofoni hanno subito voluto sfruttare l’idea, producendo ovviamente opere con alti e bassi. Ho letto ad esempio La isla del tesoro Z dello spagnolo Alejandro De-Bernardi e, nonostante l’idea sia molto interessante (Isola del Tesoro con gli zombi), il risultato mi pare un po’ al di sotto della media.

I promessi morsi

Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte da monti, tutto seni e a golfi, si restringe quando, all’improvviso, prendendo il corso l’aspetto di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte.
La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, discende da due monti affiancati, l’uno detto di san Martino, e l’altro, con voce lombarda, il Resegone, per via dei suoi molti cocuzzoli in fila, che ricordano i denti di una sega, o di un lupo.
La roccia nuda e spietata delle vette, l’ombra cupa che, con l’avanzare dell’autunno verso l’inverno, esse gettano su borghi e campagne, la nebbia spettrale che salendo dal lago pare inghiottire boschi e vallate, e trasformare tronchi e rami in creature delle tenebre pronte a ghermire coi loro artigli chiunque si trovi a passare lì accanto: tutto, in quei luoghi, suggerisce l’idea di una natura selvaggia e crudele, in cui forze oscure e ostili abbiano infinite opportunità di tendere agguati agli abitanti.
Per questo, davanti al camino, nelle sere d’inverno, i vecchi raccontavano, come cose viste coi loro occhi o tramandate dagli antenati, di fuochi fatui che tremolavano tra le croci dei cimiteri, di streghe intente a preparare filtri e unguenti magici nelle loro casupole nel cuore della foresta, di bambini rapiti in culla e scambiati con folletti, di uomini costretti, nelle notti di luna piena, a tramutarsi in lupi, di misteriosi non morti assetati di sangue.

promessi_morsiIn Italia, il primo tentativo nel genere che sono riuscito a riscontrare è l’interessante I promessi morsi di un certo Anonimo Lombardo, pubblicato da Rizzoli nel 2011. In questa versione del capolavoro di Manzoni, il romanzo storico diventa pesantemente gotico (il che, a ben vedere ci può stare…) e i temi originari si mescolano ad elementi horror come vampirismo, stregoneria, licantropia e arti oscure, sempre interpretati nella più classica versione di questi cliché narrativi. Don Rodrigo è quindi un vampiro, la Monaca di Monza una strega, l’Innominato un licantropo, Fra Cristoforo un cacciatore di mostri, la peste di Milano diventa la piaga della Morte Vivente e così via.

Dal punto di vista tecnico, la storia è un mashup perfetto, visto che la trama e i personaggi sono ripresi pedissequamente dal romanzo manzoniano e i vari twist sono solo quasi esclusivamente nel colore con cui si è ridipinta tutta la vicenda, compreso un certo cambiamento nel finale che è esattamente in stile con la filosofia del mashup: la stessa cosa, ma diversa. Anche il pretesto della riscrittura è un omaggio alle storie dell’epoca, con l’espediente narrativo del manoscritto ritrovato dal curatore, in cui questo Anonimo Lombardo riporta quello che successe davvero nel Seicento milanese, e che il buon Alessandro Manzoni non ha avuto il coraggio di raccontare.

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Risorgimento di Tenebra

Tra I promessi morsi e il Decameron dei Morti, la lista dei mashup italiani si restringe fin quasi a scomparire (o comunque mi mancano riferimenti editoriali che vadano oltre i contest online a tema, le fan fiction sui forum di scrittura e altri spunti del genere). Vanno certamente inseriti tra i quasi-mashup molti titoli dell’iniziativa Risorgimento di Tenebra, che ruota più o meno attorno al collettivo di autori di Moonbase e a molti altri autori amici o associati.

Molti di questi racconti sono in realtà paragonabili a opere come Abraham Lincoln Vampire Hunter o, in generale, a riscritture fanta-ucroniche della storia o di figure chiave della stessa. Tra tanti partecipanti all’iniziativa cito in ogni caso:

mashup italiani - Vampira TangoLa serie de I Robot di La Marmora di Alessandro Girola

Le avventure del Club degli Scapigliati di Daniele Ramella

La Breccia di Porta Alchemica di Alessandro Forlani

Cavour Cacciatore di Vampiri di Germano Greco

L’Italia del Risorgimento di Tenebra di Massimo Mazzoni

Betrothed di Ariano Geta

Repubblica di Sangue di Gherardo “Psicopompo”

AltrItalia di Domenico “Helldoom” Attianese

Vento di cambiamento di Marina Belli

I-Cancelli-del-Tartaro-7E naturalmente la mia serie: Le Ultime Lettere di Jacopo Mortis.

Ripeto a scanso di equivoci che nessuno di questi casi sia ascrivibile appieno al genere mashup. Le Ultime Lettere di Jacopo Mortis raccontano ad esempio vicende completamente diverse e indipendenti da quelle di Jacopo Ortis, sono scritte in uno stile diverso e ambientate in periodi e luoghi differenti dell’Italia Risorgimentale.

Non si tratta quindi di un vero mashup, ma gli unici collegamenti con il romanzo di Ugo Foscolo sono nel nome del protagonista e nella forma vagamente epistolare del testo.

Un Poe de Copioni

copertina_800x600Un’altra iniziativa simile, che inizia e finisce però in un unico ebook, è Un Poe de Copioni, un contest organizzato dal blogger di Gelo Stellato qualche mese fa e derivato da un precedente (secondo me meno interessante) Un Par de Copioni. Il succo era semplice: raccogliere dei racconti di appassionati ed esordienti italiani che mashuppassero celebri storie di Edgar Alla Poe. Il risultato è stato molto divertente e vale certamente la pena di leggerlo. Ecco i racconti inseriti:

LA CADUTA DELLA CASA DEI PUSHER di Matteo Bigarella
PAROLE IN PRESTITO di Fithz Hood
IL VAGONE di Vlad Sandrini
LA CASA DEL CORAGGIO di Diego Cocco
LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA di Malosmannaja
PAURE NERE di Maria Todesco
IL POZZO E IL PENDOLO di Cecilia Spaziani
LA MASCHERATA DELLA MORTE ROSSA di Massimo Mazzoni
VOLEVO SOLO DORMIRE UN PO’… di Riccardo Sartori
fuori concorso: I RACCONTI DEL TERRONE di Noemi Turino
fuori concorso: UN’ASCESA NEL MAELSTROM di Raffaele Serafini

Ed ecco il link su come avere la raccolta!

Il Decameron dei Morti

Dico dunque che già erano gli anni della fruttifera incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di Mille e Trecentoquarantotto, quando nell’egregia città di Fiorenza, che noi diciamo anco Firenze ed era allora la più bella di ogni altra città italica, pervenne la mortifera pestilenza dei Trapassati Redivivi.

copertina_decameronIl lettore non me ne voglia, ma a questo punto l’unico altro esempio di mashup italiani propriamente detti di cui ho contezza è il mio Decameron dei Morti. Com’è ovvio, si tratta di una rivisitazione del capolavoro di Boccaccio, riscritto in chiave “zombi”, ovvero con la Peste Nera sostituita dal Flagello dei Trapassati Redivivi.

Molte parti del romanzo (che in realtà è una serie di racconti collegati) sono riprese dall’originale e in particolare introduzione, finale e parti di collegamento, nonché un paio di novelle: quella di Bruno, Calandrino e Buffalmacco e quella di Lisabetta da Messina. Gli altri racconti invece mescolano il contesto del Decameron con altri temi narrativi e iconografici del Trecento: la Leggenda dei Tre Vivi e dei Tre Morti, il Trionfo della Morte, la Fine della Gloria del Mondo, Il Giorno dei Morti e così via.

Senza aggiungere molto altro rimando chi fosse interessato alla pagina generale del Decameron dei Morti su questo blog.

Se conoscete altri titoli fate un fischio!

Mauro Longo
Mauro Longo
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2 commenti

  1. Molto interessante questa carrellata, Mauro! Di Seth Grahame-Smith ho letto “La bugia del Natale” che forse rientra nella categoria essendo la bibbia riletta in salsa Fantasy e Horror, che ha ispirato il mio Sarranieri, tra l’altro 😉 E grazie per le segnalazioni ! 🙂

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