Si muore solo due volte

Si muore solo due volte, la seconda avventura di Civetta – l’Acchiappamorti di Modena, è pronta per Play: Il Festival del Gioco di Modena, Edizione 2016!

Si muore solo due volte

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Venezia Vecchia, 1515

Quasi due secoli sono trascorsi dall’Ira di Dio e dalla Caduta della Serenissima.

Due secoli per vomitare nelle calli e nelle corti i Morti Annegati che arrancano sui fondali, per corrodere alla base edifici e palazzi, divorandoli dal basso lentamente per farseli poi cadere tra le fauci uno dopo l’altro, immenso mostro d’acqua putrida e contaminata che si estende sotto la città intera e ne imbeve le isole e i terrapieni.

Ti trovi in cima al campanile di una vecchia cattedrale ormai senza nome. È notte e Venezia Vecchia sotto di te è immersa in un’atmosfera desolata, fatta di tetti crollati, edifici assediati dall’acqua e canali ostruiti da macerie, su cui strisciano lenti i cosiddetti Annegati, i cadaveri della Laguna. Alla luce velata della luna distingui le loro schiene grigie e le estremità nere delle mani artigliate, laddove l’Atramento si va a rapprendere e trasuda dalle dita.

In piedi al centro della cella campanaria di questa torre cadente puoi finalmente dare un’occhiata dall’alto alla città e cercare di individuare la galea dorata di Hilaire von Aschenbach, la Mercante di Venezia.

Ti hanno detto che questa abile contrabbandiera è a capo della comunità dei Lazzaretti, i Corrotti di Venezia, e che vive sulla nave appartenuta agli antichi Dogi della Repubblica, spostandosi notte e giorno sulle acque mefitiche della Laguna per evitare di essere raggiunta dalle torme dei Morti e dagli altri orrori che giacciono sul fondale.

Hai nascosto fuori città il tesoro frutto delle tue recenti avventure, e adesso vuoi trattare con la Mercante perché trasformi in valuta corrente quell’incredibile raccolta di reliquie e oggetti meravigliosi.

A quanto pare, questa trafficante è la persona migliore per farlo, dato che è lei a organizzare il saccheggio costante di Venezia Vecchia da parte dei Lazzaretti e a rivendere i tesori della città ad antiquari e collezionisti di tutta Europa.

Solo che trovare e raggiungere la sua nave, il Bucintoro, in mezzo a questa Città Dolente non sarà affatto facile.

Improvvisamente, quasi a confermare i tuoi pensieri, uno stormo di uccelli dalle ali scure si leva dal tetto del palazzo di fronte, una magione dalle finestre sfondate che paiono occhieggiare come le orbite vuote di una Carogna.

Gli uccelli volano con ali mal piegate e cadenti, e molti di loro sono lenti e storpi. La cosa non ti piace per niente.

Il tempo del riposo è terminato. È il momento di agire!

Se estrai la tua arma e ti prepari a combattere, vai al paragrafo 18.

Se corri giù dalle scale, verso il piano terra, vai al paragrafo 27.

Se eviti le scale e salti via dal campanile, fuggendo sul tetto della cattedrale, vai al paragrafo 36.

Se non hai la minima idea di cosa stia accadendo in questo libro e non sai cosa fare, vai al paragrafo 24.

Quello che avete appena letto è il primo paragrafo di Si muore solo due volte, la seconda avventura di Civetta, l’Acchiappamorti di Modena e seguito di Il tesoro della regina. Lo avevamo annunciato tempo addietro, ma il libro è poi slittato fino ad oggi e uscirà quindi a un anno esatto dall’avventura precedente.

In parte librogame, in parte avventura in solitario, in parte romanzo interattivo, questa impresa letale trascinerà Civetta su e giù per l’Italia Macabra di Ultima Forsan, sulle tracce di vecchi amici, braccata da avversari passati, presenti e futuri, tra i Nuovi Regni della nostra penisola e in mezzo alle devastazioni della Selva che circonda i Feudi assediati dai Morti.

Ci sarà modo di parlare del libro più in dettaglio tra qualche giorno: per adesso ecco giusto la copertina, il primo paragrafo e la data: Si muore solo due volte sarà presentato all’Edizione 2016 di Play: il Festival del Gioco di Modena il 2 e 3 Aprile, e da quel momento sarà disponibile su JollyTroll e su tutti gli altri canali di distribuzione di GG Studio!

Manca poco! 

Mauro Longo
Mauro Longo
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