Virginia Strano e la Chiave di Re Salomone – Epilogo

Virginia Strano e la Chiave di Re Salomone è uno dei racconti vincitori del concorso Steampunk vs Dieselpunk di Scrittevolmente.
Ecco le altre parti del racconto: nell’ordine: 12345 e 6.

(…)

Virginia Strano attaccò l’ornitottero al fermo magnetico e balzò sul ponte del Mammafalsa, abbandonando nella minuscola cabina del velivolo il candelabro d’oro a sette bracci. Corse all’altro lato del parapetto e assistette il rientro della scialuppa di Kadmos.

Il gigantesco simiano era pallido e dal fianco perdeva molto sangue. Si aggrappò alla giovane e si trascinò a bordo, per poi lasciarsi cadere sul fasciame in preda ai capogiri. Erano riusciti a scamparla, ma il suo compagno era rimasto ferito e aveva bisogno di cure immediate.

Virginia si voltò verso la plancia, ma non scorse nessuno.

Ehi, di bordo! Capitano! Calibar! Non c’è nessuno qui?”

Invero essi sono sulla nave” disse una voce femminile che Virginia non conosceva. “Ma sono già stati assicurati ai ceppi. Vogliate seguire il loro esempio senza provocare tafferugli e non verrà sparso altro sangue.”

Dalla porta della cabina emerse una donna velata, con vesti a sbuffo color nero e zafferano e le insegne dei generali-odalisca dell’Emirato. Dietro di lei spuntarono sei giannizzeri, armati di scimitarre e bocche da fuoco.

Per ordine di Myriana I Vatheq, gioiello di Dio e beneamata sovrana di queste terre, vi dichiaro in arresto e confisco questa aeronave.”

Alla malora, pensò Virginia, ci risiamo


Fine…
Mauro Longo
Mauro Longo
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4 commenti

    • Ciao Paolo e grazie per il complimento. Mi piacerebbe poterti dire che vi sarà un proseguimento della storia prima o poi, ma in questo momento non c’è niente nell’aria. Ho in mente degli sviluppi possibili di tutta la vicenda, che si estendano prima, durante e dopo gli eventi del racconto, fino alla “riconquista di Atlantide. Ne potrei fare un romanzo come un gioco di ruolo… Ma allo stato attuale, sinceramente… siamo in alto mare 🙁

      • Tempo permettendo (e considerando che penso sia difficile sbarcare il lunario scrivendo) io punterei sul romanzo… Chissà che non nasca un novo Zuddas.

        • Sbarcare il lunario scrivendo non lo considero nemmeno 🙁
          Il mio capolavoro commerciale, su cui basare la mia futura carriera di scrittore, è il Decameron dei Morti e la strada da fare per la ricchezza è ancora lunga 😉

          Detto questo, se riesco come spero ad avere più tempo libero in futuro da dedicare a questi hobby, nulla osta a continuare le varie “storie” lasciate in sospeso…

          Grazie per il Zuddas, comunque!!

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