Ehi, tu che leggi! Che diavolo vuoi qui?”

La voce roca che ti ha apostrofato così fastidiosamente appartiene a una vecchia matrona goblin grassa come una scrofa, circondata da una piccola corte di servitori, attendenti e lacchè. Quattro hobgoblin in livrea gialla sorreggono la sua portantina, un paio di orchesse sostengono ampi vassoi ricolmi di frattaglie e altre leccornie e due guardie del corpo ogre, armate di colossali mannaie, torreggiano su di lei e le fanno ombra nell’afa del cortile polveroso.

Stavo leggendo l’annuncio che avete appeso al vostro portone, Madama Loffa” rispondi, ciaccolando con il tuo marcato accento di goblin delle grotte. Forse hai fatto qualcosa di sbagliato, rifletti. Sei arrivato da poco in città e non hai ancora imparato appieno gli usi raffinati della capitale.

La cicciona scatarra rumorosamente a terra e si esibisce in una volgare risata a ganasce spalancate, che le causa delle fragorose flatulenze. “L’annuncio! E cosa ti interessa dell’annuncio?” riprende, con gran teatralità, mentre i suoi tirapiedi se la ridono servilmente attorno a lei. “Disgustoso foruncolo di iena, vorresti asserire forse di essere un fantino?”

Forse questa è proprio l’occasione che andavi cercando. Gonfi il petto, drizzi le orecchie appuntite verso l’esterno e avanzi tronfio nel cortile di quel basso palazzo scalcinato. “Certo!” annunci con tracotanza. “Sono il miglior fantino delle Caverne Fangose, su al nord. E sono arrivato in città per prendere parte alla Baraonda. Se state cercando qualcuno che monti i vostri Esagechi, io sono il goblin che fa al caso vostro!”

Non appena arrivi vicino alla lettiga della grassona i due ogre allungano le loro mannaie verso di te, puntandole entrambe alla tua gola. Riesci a malapena a ingoiare un po’ di saliva senza ferirti e attendi, guardando fisso negli occhi della signora della scuderia. Sai che devi riuscire a trasmettere sicurezza e coraggio, se vuoi impressionare Madama Loffa. Ma sai anche che, se la matrona ha ancora un annuncio di reclutamento per fantini attaccato al portone del suo palazzo, a poche ore dall’inizio della Baraonda, potrebbe essere tanto disperata da concederti un’opportunità.

La laida donnaccia si sporge verso di te dalla portantina, emettendo nuovamente fastidiosi vapori intestinali. I quattro hobgoblin in livrea fanno uno sforzo immane per non lasciarla cadere, ma sono talmente terrorizzati che evitano di lamentarsi. Gocce di sudore imperlano la loro fronte pelosa.

Il miglior fantino delle Caverne Fangose, eh?” dice la mostruosa babbiona scrutandoti perfida, con il faccione verdastro a pochi centimetri dal tuo muso. “Bene, lo vedremo!”

La Città dei Goblin, in una fantasiosa versione dell’illustratore Belpinto da Salomonis

In questo racconto il protagonista sei tu!

Segui le istruzioni contenute nel Regolamento di Gioco, poi vai al paragrafo 1 e affronta “La Corsa dei Goblin”.

La Corsa dei Goblin è il racconto-game che mi sarebbe piaciuto presentare al Concorso “I Corti di Librogame’s Land 2012” ma che non ho fatto in tempo a completare.
Si sarebbe trattato di una sorta di “SuperMario Kart” ambientato nella nefanda e leziosa Città dei Goblin, retta da un’ancora più nefanda e leziosa Regina dei Goblin.
Ecco quello che sarebbe potuto essere: Regolamento e Introduzione.
Mauro Longo
Mauro Longo
Articoli: 1348

3 commenti

  1. Balthus Dire, Zarradan Marr, il Re lucertola… ci sono proprio tutti! Anzi no, manca solo Chadda Darkmane…
    mi sembra di essere tornato indietro nel tempo!
    L’introduzione è spassosa ma nello stesso tempo inquietante al punto giusto: la corsa non è una passeggiata!
    sarebbe molto bello poter leggere il libro una volta completo.

    • Chadda Darkmane… esatto… chi può dire che non sia nascosto in città per una qualche missione e non intervenga a dare un piccolo aiuto al protagonista…

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *