“Non è più il gatto” selezionato per 50 Schegge di Terrore!

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Non è più il gatto è un mini-racconto selezionato per l’antologia50 Schegge di Terrore di Letteratura Horror. La selezione è avvenuta tramite la pagina facebook di questo portale. In attesa del rilascio della raccolta, ecco in anteprima il racconto completo…

Il sito Letteratura Horror ha organizzato qualche settimana fa un mini-progetto promozionale denominato “50 Schegge di Terrore”: un concorso informale e gratuito per racconti lampo di meno di 1000 battute, che finirà per diventare una raccolta gratuita da scaricare dal sito stesso. Come altri concorsi in atto, le selezioni avvengono tramite la pagina facebook del sito, con la possibilità per tutti gli utenti di postare i propri racconti e commentare quelli altrui, fino alla selezione dei 50 “vincitori”.

Il tema è libero e non c’è limite al numero di Schegge che ogni utente può proporre, anzi, se la cosa vi interessa, fate ancora in tempo a postare i vostri racconti perché l’ultima selezione dovrebbe concludersi Lunedì 25 Febbraio. Le Schegge postate potranno essere commentate da tutti gli ‘amici’ Facebook di Letteratura Horror.

Bando alle ciance…

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Non è più il gatto

Non è più il gatto quello che gratta la porta perché vuole entrare, lo sai.
Non è più il gatto quello che finge di miagolare, dietro la porta, nel buio.
Il gatto lo hai sentito, per un attimo, soffiare e poi gorgogliare, mentre veniva ghermito.
Ti sei svegliato, perché il tuo gatto lo conosci bene e sai che rumori fa, di notte.
Ha soffiato e ha provato a scappare, terrorizzato, ma qualcosa nel buio lo ha preso.
Qualcosa di più veloce, di più silenzioso del tuo gatto. Qualcosa di diverso.
Non è più il gatto, ora, quello che gratta la porta.
Presto saprà che sei sveglio, che lo hai sentito, che sai di lui e della fine orribile del gatto.
Anche se proverai a rimanere immobile, in silenzio, nel letto, lui lo saprà.
Lo capirà dal tuo respiro, dall’odore del tuo sudore.
Saprà che hai capito.
Allora smetterà di fingere e la porta la aprirà lui.
Piano, nel buio.
Hai solo pochi istanti ancora.
Lo sai.

Mauro Longo
Mauro Longo
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11 commenti

  1. non mi intendo di racconti dell’orrore, e non ho ben capito cosa è diventato il gatto, anche se mi inquieta. Spesso il mio gatto di notte fa rumori strani, che mi dico tra me e me, non può fare tutto sto casino solo lui heheeh, si carino ora sono suriosa di leggere gli altri 49 ^___^

    • Grazie gian_74!
      Ciao Ledina, neanche io so cos’è diventato il gatto 😉 Ma il racconto nasce dall’esperienza che tutti i proprietari di felino hanno sperimentato. Quel raschiare dietro la porta di notte del gatto che vuole entrare… Svegliandoti…
      Costringendoti a sentire quel suono fastidioso…
      A pensare: “perché vuole entrare così insistentemente”…
      La domanda da cui parte il racconto è: “e se non fosse più il gatto?”

      😉 Ciao! Sogni d’oro!

  2. Raccontino molto, molto interessante. Bravo!
    Personalmente però mi sarei fermato a questa frase:
    “Allora smetterà di fingere e la porta la aprirà lui.”
    mi sembra un’eccellente conclusione, e le righe seguenti trovo che smorzino un po’ l’atmosfera.
    In ogni caso, è solo la mia opinione personale, da semplice appassionato 😉

  3. Interessante! Grazie per il consiglio… ma mi piaceva concludere con quel “Lo sai”, perché il cuore del meccanismo di inquietudine rimane nella mente della persona a letto, che ascolta i rumori dietro la porta. Tutto accade nella sua mente, così come la consapevolezza finale di quello che sta per accadere,

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