Il Decamerone dei Morti – La novella di Ferrante

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Il Decamerone dei Morti! Un’anteprima della Novella Prima o di Ferrante, anche detta de L’Incontro dei Tre Vivi e dei Tre Morti. Il Decamerone dei Morti sarà presto disponibile sul sito di Origami Edizioni!

Tre Cavalieri se ne vanno pel gualdo e incontrano Tre Morti, che si presentan con le proprie orrende ingiurie, a ricordar che essi sono dove un giorno i Vivi saranno e che noi siamo dove un tempo i Morti furono.
La qual cosa vale, ormai, anche alla contraria.

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Estratto dalla Novella Prima o di Ferrante

Mi chinai su Tancredi, disteso al suolo. Gherardo allora chiese: «Come sta?»

E io a lui: «La ferita non sanguina più.»

E lui di nuovo: «Sentigli il cuore.»

Ma io scuotendo la testa: «Il cuore non batte più.»

E Gherardo: «Ascolta il suo respiro.»

E io a lui ancora: «Egli non respira più.»

E quello sconfortato: «Sicché egli è morto.»

E io con sconcerto: «Eppure si muove ancora.»

Gherardo si avvicinò e scansò Ciardino, che ristava immobile e inorridito con gli occhi fissi sul nostro signore e capitano, reggendosi il braccio con l’altra mano; poi disse: «Per l’amor di Dio onnipotente, che vai dicendo?»

Tancredi era riverso eppur si contorceva, come se avesse fitte di dolore. Le labbra della ferita eran divenute nere e i fiotti di sangue di poco prima eran divenuti fievoli rigurgiti di fetido umore giallo, che sembrava distendersi a coprire lo squarcio del collo e già si solidificava creando una crosta.

«Dici il vero» disse Gherardo tastandolo nei punti giusti. «Il suo cuore non palpita né egli possiede respiro, eppure si agita e contorce ancora. Quale forza lo anima?»

Non finì egli di pronunciar quelle parole che il corpo che era stato di Tancredi, in altro modo non potrei nominarlo, sembrò riscuotersi una volta di troppo e la testa gli si drizzò e fu tenuta diritta da una qualche forza interiore. Con la mano manca, il cadavere strinse il braccio di Gherardo e con i denti si lanciò sulle sue dita, mordendole come farebbe cane all’osso. Gherardo provò d’istinto a sfuggirgli ma il nostro comandante, ormai divenuto uno dei Morti, non lo lasciò andare. Caddi all’indietro per la sorpresa e il rinnovato orrore.

Dietro di me, persa nell’erba, c’era la mia spada. Mi voltai e la cercai, d’un tempo sfuggendo alla nuova lotta e correndo all’arme per reagire. Quando tolsi la lama dal terreno e la brandii, girandomi nuovamente, era appena trascorso il lasso di tempo di due battiti del cuore, eppure il mondo parea essersi rovesciato.

Come prima Tancredi lottava con il Morto, adesso era Gherardo che si cercava di strattonar via dal nuovo nemico, che il vecchio amico era…

La Prima Novella del Decamerone trae ispirazione da L'incontro dei tre vivi e dei tre morti, uno dei celebri temi medievali che riguardano la Morte.
La Prima Novella del Decamerone dei Morti trae ispirazione da L’incontro dei tre vivi e dei tre morti, uno dei celebri temi medievali che riguardano, ovviamente, la Morte.

Il Decamerone dei Morti 

o

L’alba dei Trapassati Redivivi

Dieci storie di altrettanti sopravvissuti raccontano i terribili avvenimenti di un’epoca oscura in cui l’Europa cadde nella morsa della mortifera pestilenza in grado di far rialzare i morti. Tre donne e sette uomini narrano le vicende loro e della compagnia in cui militano, in modo da lasciare un ricordo di quei terribili giorni e perché la loro esperienza possa essere di aiuto alle generazioni future.

Seppure un futuro vi potrà essere.

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Mauro Longo
Mauro Longo
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