La Schiera Furiosa vince il concorso Sidhe

1006824_Il mio racconto La Schiera Furiosa ha vinto il concorso “Sidhe – Il popolo delle colline” di Plesio Editore. Eccolo gratis al volo per i lettori di Caponata Meccanica. Per adesso la versione è un semplice PDF, ma conto di creare dei veri ebook appena possibile.

La Schiera Furiosa

Beatrice fu la prima a udire il suono dei corni e si girò a scrutare la forra alle proprie spalle. La notte era tersa e luminosa, ma il fuoco da campo a pochi passi rendeva il bosco nero come la pece, attorno a lei e ai suoi due compagni di escursione. La ragazza rimase a fissare per qualche tempo il fianco del colle dall’altro lato della valle, mentre i suoi occhi si abituavano al chiaro di luna. Ben presto iniziò a distinguere alcune luci rosse e bianche tra i tronchi delle querce e dei faggi, lumi evanescenti che apparivano e svanivano, avvicinandosi nella loro direzione.

Il vento si alzò di colpo, come il soffio rauco di una gola immensa. Le fiamme del focolare si agitarono e le foglie degli alberi stormirono rumorosamente.

Seguendo il suo sguardo, anche Fabien e Lucia si girarono, colti da un brivido improvviso. I corni risuonarono ancora e questa volta le note echeggiarono chiare e profonde tra le alture e i burroni della foresta di Broceliande, giungendo forse fino a Paimpont. Fabien impallidì e si alzò in piedi, mentre le fiamme illuminavano il suo volto di bagliori rossastri.

“Cos’è?” chiese Lucia alzandosi di riflesso dietro di lui, altrettanto preoccupata. “I proprietari di questo bosco possono venirci a caccia? A quest’ora della notte?”

“Ho paura di sì” rispose Fabien lentamente. “I vecchi proprietari…”

“Ve lo dicevo che era meglio non venire a campeggiare qui!” disse Beatrice, fissando ora l’uno ora l’altro dei suoi compagni.

I corni squillarono una terza volta e dopo di essi vennero i latrati dei cani. D’improvviso, la forra vicino cui i tre si erano accampati ne fu piena, come se una intera muta rabbiosa stesse correndo verso il loro campo.

Dopo qualche istante Beatrice iniziò a distinguere delle macchie spettrali sfrecciare tra gli alberi, sfolgorando alla pallida luce lunare. Qualche istante dopo giunse alle sue orecchie anche uno scalpiccio di zoccoli, che battevano sul tappeto di foglie del terreno e producevano sbuffi ovattati. Poi, tra i latrati e il suono degli zoccoli, cominciò a udire anche delle grida, suoni che parevano a metà tra incitamenti di caccia e versi di bestie selvatiche.

Continua a leggere La Schiera Furiosa!

Mauro Longo
Mauro Longo
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