Vecchia Guardia – Il gioco di ruolo degli eroi di altri tempi

All’interno del mio ultimo manuale sui Giochi di Ruolo trovate anche un titolo inedito, dedicato agli eroi e ai giocatori della Vecchia Guardia!

Tump tump tump!

Più che bussare, si direbbe che qualcuno voglia buttarti giù la porta di casa.
Da sotto le coperte tua moglie ti rifila due calci negli stinchi con i suoi piedi freddi. Scendi dal letto e ti trascini di malavoglia fino all’altra stanza, dove il ceppo nel camino si va spegnendo lentamente. Ravvivi un po’ il fuoco, quel tanto che basta a riscaldare per un attimo le tue povere ossa indolenzite. “Saranno quasi le nove” mormori tra te e te. “Chi diavolo può essere a quest’ora così tarda?”

Tump tump tump!

“Arrivo! Arrivo!” urli contro l’uscio.
Tiri il chiavistello e ti trovi davanti Costantius: il vecchio stregone ha finalmente lasciato la sua torre da eremita. Avresti dovuto capirlo, c’è solo una persona in tutto il borgo che bussa così. Dietro di lui intravedi Corto, Manrico e Lupone, tutti con indosso la divisa di un tempo, lisa e scolorita dagli anni. Ci sono perfino Artisia, bella e altera come sempre, e quel ghigno malefico di Barbalesta.

“Ehi, ma cosa succede?” chiedi stropicciandoti il viso. “Si festeggiano i vecchi tempi alla taverna? Aspettate che mi metto una cosa addosso e vengo anche io…”

“Certo che vieni anche tu, comandante” risponde Costantius. “Ma c’è poco da festeggiare. Il figlio di Manrico voleva prendere la via dell’avventura ed è scomparso dentro uno dei Sepolcri, su a nord. Sono tre settimane che non se ne sa nulla, e le voci dei cacciatori dicono che la Valle delle Nebbie è tornata pericolosa come un tempo.”

Guardi oltre la spalla del vecchio, verso il Borgomastro. Una volta non la smetteva mai di parlare, quel dannato ciarlatano, ma adesso sembra che le fantasime gli abbiano mangiato la lingua. Ti fissa dritto negli occhi, con lo sguardo di un padre che ha perso il figlio. Uno sguardo che comprendi, e ti fa rabbrividire.

“Forza bel fusto!” ti richiama Artisia facendoti l’occhiolino. “Rivestiti, tira giù la spada da sopra il camino e facci strada, come hai sempre fatto!”
Per un attimo credi che si tratti di uno scherzo, ma poi ti accorgi che nessuno ride, tranne quel dannato tappo che continua a farti smorfie.

E così immergi la faccia nel secchio dell’acqua per destarti del tutto, tiri fuori la vecchia giubba di cuoio, ti sistemi la spada al cinturone e ti fissi lo zaino sulle spalle. Con un bacio in fronte saluti i tuoi figli addormentati, mentre tua moglie ti biascica dietro tutte le sue maledizioni..
Un minuto dopo sei di nuovo in strada con i tuoi compagni di un tempo, mani sull’elsa delle armi e passo svelto, mentre Manrico inizia a raccontarvi quello che sta succedendo.

Di nuovo insieme, all’avventura.

La Vecchia Guardia è tornata.

Sta per uscire il mio manuale sui Giochi di Ruolo per Dino Audino Editore, e all’interno, mentre elargivo consigli, dritte e suggerimenti per la creazione di giochi di ruolo a tutti gli aspiranti autori del genere, mi sono messo tra il serio e il faceto a creare un mio ulteriore nuovo gioco di ruolo. Un altro? Sì, un altro!

Si tratta in questo caso quasi di una sorta di esercizio di stile, che ho fatto io stesso per impostare e fare da esempio ai “compiti a casa” che nel mio manuale chiedo di svolgere ai lettori, ma tale esercizio di stile è pian piano diventato un concept sviluppato fino a circa il 50% delle sue meccaniche, del suo setting e della prima avventura. Parliamo quindi di…

Vecchia Guardia

Vecchia Guardia è un gioco di ruolo fantasy per giocatori vecchia scuola, che ricordano ancora con nostalgia le avventure dei bei tempi andati.

Impugnate spada e lanterna, balestra e bordone. Mettete nello zaino provviste e grimaldelli, magici grimori e rotoli di corda da cinquanta piedi. Lanciatevi nuovamente all’avventura dopo tanti anni!

Qualcuno vi chiama “vecchi brontoloni”, arrugginiti e fuorimoda, ma voi eravate già eroi quando là fuori era ancora tutta campagna.

Voi saltavate i fossi per lungo.

Voi combattevate draghi ed esploravate sotterranei quando tutti questi giovinastri di oggi tenevano a malapena in mano i loro sonaglini e si smarrivano nel recinto della sabbia…

Voi non siete fuorimoda, siete veterani.

Siete la Vecchia Guardia.

Perché quando il gioco si fa duro, i duri ritornano a giocare!

Introduzione

Questo è un gioco di avventure fantastiche basato sulle nuove gesta di una Vecchia Guardia di avventurieri valorosi, che in passato compirono missioni speciali e grandi imprese nella remota terra di Avernia e oggi sono nuovamente chiamati a rimettersi in gioco.

Le Avventure della Vecchia Guardia vi trasportano in un mondo in cui potete incontrare uomini coraggiosi o crudeli, creature fantastiche sia buone che malvagie, esseri orrendi o luminosi, mostri delle leggende e personaggi fiabeschi. La misteriosa e nebbiosa Avernia costituisce lo scenario perfetto per le vostre avventure, tra combattimenti e colpi di scena mozzafiato.

Benvenuti in questa emozionante contrada!

Vecchia Guardia è un gioco incentrato su un gruppo di personaggi attempati (diciamo quarantenni-sessantenni), che erano stati grandi eroi un tempo ma adesso sono pieni di acciacchi e fuori forma.

Il guerriero del gruppo ha messo su pancia ed è diventato proprietario di una locanda, il ladro furbo e agile di un tempo è divenuto un ricco e pigro mercante, il mago ha aperto un birrificio, e così via…

E tuttavia bisogna rimettere in piedi la vecchia banda e lanciarsi di nuovo in azione!

Vecchia Guardia ha un livello di complessità molto basso, degno del miglior gioco di esplorazione old school che avete sul vostro scaffale: un regolamento semplicissimo basato su poche caratteristiche che verranno messe alla prova con una meccanica unica.

Visto che i nostri personaggi sono vecchi eroi ritiratisi dall’avventura anni orsono, l’attuale mestiere che essi svolgono al borgo contribuisce alla definizione delle capacità del personaggio.

Gli acciacchi dei personaggi in là con l’età sono degli svantaggi reali che tutti gli eroi si trovano all’inizio del gioco. Invece che progredire come dei giovani prodi baldanzosi che diventano sempre più esperti man mano che si procede nel gioco, gli eroi della Vecchia Guardia hanno già i punteggi al massimo ma sono pieni di Afflizioni, e dovranno riuscire a togliersi questi svantaggi rimettendosi un po’ in moto: quella pancetta scomparirà dopo qualche settimana nelle terre selvagge, il mal di schiena verrà presto dimenticato, l’artrosi nelle dita pian piano scivolerà via, quando la mano si stringerà nuovamente sull’elsa della spada…

Anche i Ricordi dei “vecchi tempi” hanno un ruolo importante: di tanto in tanto i personaggi possono raccontare pezzi delle loro imprese passate, tramite dei punti da spendere, e queste vecchie storie hanno una diretta conseguenza sulle Prove da superare.

Per quanto riguarda i suoi temi chiave, Vecchia Guardia parla di storie fantasy generazionali: la crescita, la vita adulta, l’invecchiamento, ma anche la capacità di recupero e l’orgoglio di chi è stato un eroe un tempo, e potrebbe tornare ad esserlo nuovamente.

Per quanto riguarda i personaggi, come già detto, sono i membri di una vecchia banda di avventurieri, un tempo grandemente affiatata, da lunghi anni ritiratisi nel borgo d’origine a trascorrere in tranquillità la propria vita. Ma il richiamo dell’avventura è forte e una causa comune pressante li porta a riprendere la vecchia spada appesa al muro e spolverare il mantello da viaggio infestato dalle tarme.

Insomma, questo è Vecchia Guardia: se volete saperne un po’ di più, acquistate prima possibile il manuale Giochi di ruolo o aspettate che mi decida a pubblicare qualcosa stand alone quando avrò un attimo di tempo.

Questo gioco è dedicato alla Vecchia Guardia dei giocatori di ruolo.

E a voi novizi, che entrate per la prima volta nel Reame dell’Avventura!

Tutte le immagini di questo articolo, tranne la copertina del manuale, sono prese a caso dal web e non c’entrano con la versione finale di Vecchia Guardia.

Mauro Longo
Mauro Longo
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6 commenti

  1. “si smarrivano nel recinto della sabbia” : stupendo!

    Per il resto dell’articolo, che dire?
    Ti fa venire voglia di rovistare il tuo studio da professionista in cerca di quei dadi… Dadi che per molte sere, tempo fa, hanno smosso le sorti del tuo gruppo di amici, quelle stesse persone che ogni tanto incontri al supermercato, al bar, al parchetto coi nipoti, … o dal medico…

  2. Mi sembra che ci sia qualcosa che non va nel link al tuo manuale: seguendolo arrivo a un libro sui Drama Games di Jessica Swale…

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